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CGIL, CISL e UIL, appello ai sindaci Unione Bassa Est e Torrile

15 Marzo 2012
"Mantenete aperto il confronto sui bilanci di previsione 2012"

I sindacati confederali provinciali Cgil, Cisl e Uil hanno inoltrato nei giorni scorsi un appello ai sindaci dei Comuni dell'Unione Bassa Est e di Torrile per chiedere di mantenere aperto il confronto sui bilanci preventivi comunali 2012.

"In questo periodo di perdurante crisi in cui i Governi che si sono succeduti hanno fatto manovre finanziarie che hanno colpito duramente il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, siamo a chiedere ai Sindaci dei Comuni dell'Unione Bassa Est e del comune di Torrile di tenere aperto il confronto sul bilancio preventivo comunale del 2012.
Da anni ci confrontiamo con gli Enti locali sulla fiscalità, sul potenziamento dei servizi alla persona e sull’adeguamento di rette e tariffe per fare in modo che non si perdano di vista le esigenze delle persone che noi rappresentiamo, ma oggi più che mai siamo costretti a portare all'attenzione degli Amministratori una situazione socioeconomica allarmante. Ci rendiamo conto che il momento è difficile per tutti, anche per coloro che devono amministrare, ma se davvero vogliamo lavorare per rilanciare lo sviluppo economico del nostro paese non possiamo pensare di gravare ancora sulle tasche dei lavoratori e dei pensionati.
Per questo vi elenchiamo una serie di proposte che riteniamo prioritarie.
·       Chiediamo che non vengano aumentate le addizionali Irpef comunali ma se ciò non fosse possibile, se, quindi si dovesse proporre un aumento delle addizionali, chiediamo che vengano applicate aliquote progressive che incidano sui redditi in modo equo e in ragione della grandezza, e della conseguente capacità di spesa.
·       L'introduzione dell'Imu sulla prima casa contenuta all'interno dell'ultima Finanziaria del Governo Monti, andrà a colpire i redditi medio bassi che spesso sono gravati dal mutuo; dal momento che i comuni possono anche ridurre le aliquote previste per legge fino ad arrivare allo 0,2%, chiediamo che  venga presa in considerazione questa possibilità. La norma, inoltre, introduce tassazioni particolarmente pesanti anche sulle case in usufrutto sugli usi gratuiti ai familiari e sulle proprietà indivise, da una prima simulazione effettuata presso i nostri uffici abbiamo visto triplicare le cifre di pagamento.  In ragione del fatto che molti dei soggetti coinvolti sono pensionati con la minima o lavoratori con redditi medio bassi chiediamo ai comuni di non infierire ulteriormente con aumenti aggiuntivi delle aliquote superiori a quelle già previste per legge, esclusivamente per le casistiche sopra elencate; le aliquote potrebbero invece essere inasprite sulle seconde case sfitte. Inoltre nelle delibere di applicazione IMU fatte a livello comunale andrebbero assimilate all'abitazione principale tutti gli immobili di proprietà di disabili  ricoverati in struttura.
·       È necessario affrontare inoltre il tema degli sfratti sempre più frequenti e del distacco delle utenze che stanno riguardando parecchi cittadini dei nostri comuni, molti dei quali, come abbiamo avuto modo di segnalare anche in altre occasioni, per vergogna non sempre portano alla luce il disagio che stanno vivendo. Riteniamo, inoltre, siano maturi i tempi per una discussione  sulle politiche abitative.
·       I regolamenti di compartecipazione ai servizi contengono ancora spazi per una maggiore equità, non possiamo tollerare che le famiglie di lavoratori con ISEE di 15.000 € paghino i servizi come quelle con ISEE a 30.000 €. Da qui l’esigenza non più derogabile di introdurre maggiori fasce ISEE, introdurre l’ISEE lineare o comunque una progressività che eviti i “salti di tariffa”, e ulteriori sconti per chi ha maggiori carichi di famiglia a parità di ISEE (es. bambino all’asilo e anziano non autosufficiente nello stesso nucleo), oppure pacchetti di servizi comunali.
·       In ogni comune deve essere mantenuto un Fondo anticrisi per tutelare le situazioni di difficoltà lavorativa che stanno ancora colpendo molte persone della nostra provincia, contribuendo con risorse economiche e integrando gli altri fondi: regionale, provinciale, delle fondazioni.
·       Chiediamo che si lavori sull'evasione fiscale mediante l'alleanza con l'Agenzia delle Entrate in modo da recuperare il 100% delle risorse accertate e non riscosse, e chiediamo che queste risorse siano rivolte alla spesa sociale.
La dilatazione dei tempi sull'approvazione dei bilanci preventivi prevista dalla Finanziaria ci consegna oggi un tempo maggiore per proseguire un confronto di merito già iniziato nel mese di dicembre e che crediamo meriti ulteriori approfondimenti, relativi ai correttivi che si dovrebbero introdurre per garantire una maggiore equità di trattamenti".

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