"In questo periodo
di perdurante crisi in cui i Governi che si sono succeduti hanno fatto manovre
finanziarie che hanno colpito duramente il potere d’acquisto di lavoratori e
pensionati, siamo a chiedere ai Sindaci dei Comuni dell'Unione Bassa Est e del
comune di Torrile di tenere aperto il confronto sul bilancio preventivo
comunale del 2012.
Da anni ci confrontiamo
con gli Enti locali sulla fiscalità, sul potenziamento dei servizi alla persona
e sull’adeguamento di rette e tariffe per fare in modo che non si perdano di
vista le esigenze delle persone che noi rappresentiamo, ma oggi più che mai
siamo costretti a portare all'attenzione degli Amministratori una situazione
socioeconomica allarmante. Ci rendiamo conto che il momento è difficile per
tutti, anche per coloro che devono amministrare, ma se davvero vogliamo
lavorare per rilanciare lo sviluppo economico del nostro paese non possiamo
pensare di gravare ancora sulle tasche dei lavoratori e dei pensionati.
Per questo vi
elenchiamo una serie di proposte che riteniamo prioritarie.
·
Chiediamo
che non vengano aumentate le addizionali Irpef comunali ma se ciò non fosse
possibile, se, quindi si dovesse proporre un aumento delle addizionali,
chiediamo che vengano applicate aliquote progressive che incidano sui redditi
in modo equo e in ragione della grandezza, e della conseguente capacità di
spesa.
·
L'introduzione
dell'Imu sulla prima casa contenuta all'interno dell'ultima Finanziaria del
Governo Monti, andrà a colpire i redditi medio bassi che spesso sono gravati
dal mutuo; dal momento che i comuni possono anche ridurre le aliquote previste
per legge fino ad arrivare allo 0,2%, chiediamo che venga presa in considerazione questa
possibilità. La norma, inoltre, introduce tassazioni particolarmente pesanti
anche sulle case in usufrutto sugli usi gratuiti ai familiari e sulle proprietà
indivise, da una prima simulazione effettuata presso i nostri uffici abbiamo
visto triplicare le cifre di pagamento.
In ragione del fatto che molti dei soggetti coinvolti sono pensionati
con la minima o lavoratori con redditi medio bassi chiediamo ai comuni di non
infierire ulteriormente con aumenti aggiuntivi delle aliquote superiori a
quelle già previste per legge, esclusivamente per le casistiche sopra elencate;
le aliquote potrebbero invece essere inasprite sulle seconde case sfitte.
Inoltre nelle delibere di applicazione IMU fatte a livello comunale andrebbero
assimilate all'abitazione principale tutti gli immobili di proprietà di
disabili ricoverati in struttura.
·
È
necessario affrontare inoltre il tema degli sfratti sempre più frequenti e del
distacco delle utenze che stanno riguardando parecchi cittadini dei nostri
comuni, molti dei quali, come abbiamo avuto modo di segnalare anche in altre
occasioni, per vergogna non sempre portano alla luce il disagio che stanno
vivendo. Riteniamo, inoltre, siano maturi i tempi per una discussione sulle politiche abitative.
·
I
regolamenti di compartecipazione ai servizi contengono ancora spazi per una
maggiore equità, non possiamo tollerare che le famiglie di lavoratori con ISEE
di 15.000 € paghino i servizi come quelle con ISEE a 30.000 €. Da qui l’esigenza
non più derogabile di introdurre maggiori fasce ISEE, introdurre l’ISEE lineare
o comunque una progressività che eviti i “salti di tariffa”, e ulteriori sconti
per chi ha maggiori carichi di famiglia a parità di ISEE (es. bambino all’asilo
e anziano non autosufficiente nello stesso nucleo), oppure pacchetti di servizi
comunali.
· In ogni comune deve
essere mantenuto un Fondo anticrisi per tutelare le situazioni di difficoltà
lavorativa che stanno ancora colpendo molte persone della nostra provincia,
contribuendo con risorse economiche e integrando gli altri fondi: regionale,
provinciale, delle fondazioni.
·
Chiediamo
che si lavori sull'evasione fiscale mediante l'alleanza con l'Agenzia delle Entrate
in modo da recuperare il 100% delle risorse accertate e non riscosse, e
chiediamo che queste risorse siano rivolte alla spesa sociale.
La
dilatazione dei tempi sull'approvazione dei bilanci preventivi prevista dalla Finanziaria
ci consegna oggi un tempo maggiore per proseguire un confronto di merito già
iniziato nel mese di dicembre e che crediamo meriti ulteriori approfondimenti,
relativi ai correttivi che si dovrebbero introdurre per garantire una maggiore
equità di trattamenti".