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Cgil, Cisl e sindaci Bassa est, insieme contro la crisi

17 Aprile 2009
Siglato accordo a tutela dei redditi dei lavoratori

Nelle scorse settimane CGIL e CISL provinciali hanno sollecitato i sindaci di Mezzani, Colorno, Sorbolo e Torrile alla costituzione di un tavolo operativo permanente, al fine di monitorare le situazioni di crisi sul territorio della Bassa est e concertare, insieme alle amministrazioni comunali, misure in grado di dare sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici in condizioni di particolare difficolta’ economica.

 

Si tratta della prima volta in cui le quattro amministrazioni locali si mettono intorno ad un tavolo insieme alle organizzazioni sindacali, a dimostrazione dell'importanza e della problematicita’ del momento, oltre che della particolare utilita’ della contrattazione territoriale nel dare risposte ai cittadini.

 

Il tavolo operativo ha messo a punto un verbale di accordo nel quale vengono previsti diversi provvedimenti concreti a sostegno dei redditi delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti colpiti da rilevanti processi di sospensione a zero ore dell'attivita’ lavorativa, da ristrutturazioni aziendali o da licenziamenti, con particolare riferimento al pagamento di rette, tariffe e mutui.

 

Nello specifico, il documento, sottoscritto da Meuccio Berselli, sindaco di Mezzani, Stefano Gelati, sindaco di Colorno, Franco Picelli, sindaco di Sorbolo, Giovanni Buttarelli, sindaco di Torrile, Valentina Anelli, segretaria confederale Cgil Parma e Antonietta Romano, segretaria FPS Cisl Parma, prevede una convenzione con Eni’a e gli altri enti gestori per la dilazione del pagamento delle erogazioni dei servizi primari; accordi con gli istituti di credito presenti sul territorio per la sospensione dei mutui ipotecari; la costituzione di un Fondo di Solidarieta’ di circa 70 mila euro, ricavati utilizzando le risorse provenienti dall’avanzo di bilancio consuntivo dei Comuni, che in via straordinaria verranno ‘dirottati’ in funzione anticrisi.

 

Il verbale di accordo auspica inoltre un intervento del Governo centrale al fine di rendere piu’ flessibili le normative che prevedono il rispetto del patto di stabilita’ che, per come e’ concepito, ‘penalizza le Amministrazioni comunali piu’ virtuose che potrebbero invece liberare risorse oggi accantonate per destinarle sia alla tenuta che alla ripresa socio-economica del territorio’.

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