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Carcere di Parma, ennesima aggressione: "Il bollettino si aggiorna ormai quotidianamente"

11 Novembre 2019
Il sindacato chiede interventi radicali per ridurre le criticità nell'istituto

Con una frequenza sempre più ravvicinata vanno aggiornati purtroppo i bollettini all'interno del carcere ducale. Oggi l'ennesima aggressione nei confronti del personale di Polizia penitenziaria. Denunciamo da mesi questa situazione sempre più difficile, ma le denunce hanno solo una eco immediata, salvo poi archiviare il tutto come un mero dato statistico. Da mesi si ragiona sul tema degli eventi critici a Roma. Aspettiamo il risultato finale di questa discussione, anche se riteniamo che i provvedimenti che si annunciano non potranno essere risolutivi dei problemi. C'è bisogno d'altro! C'è bisogno di interventi radicali per ridurre le criticità nell'istituto. C'è bisogno di provvedimenti deflattivi. C'è bisogno di maggiore sinergia tra enti locali e Amministrazioni penitenziaria. Ed anziché intervenire su tutto ciò
l'amministrazione annuncia, o quanto meno si mette all'opera, per aprire il nuovo padiglione. Un'apertura con un numero di addetti inferiore a quello necessario sia per il comparto sicurezza, sia per l'area pedagogica. Se questi sono i dati, paventiamo non pochi problemi per l'apertura del nuovo padiglione, considerato che già oggi le criticità sono numerose. Urgono azioni concrete sia a livello centrale, sia a livello locale ed auspichiamo che il dibattito sul tema avvenuto nelle settimane scorse in consiglio comunale continui e dia almeno alcune risposte su questo istituto e sulle risorse che mancano. Servono invece, da livello nazionale, azioni deflattive sul numero dei detenuti, per evitare di registrare quotidianamente, o quasi, eventi come quello odierno.
Tutto ciò andava già fatto a suo tempo e non con semplici interventi estemporanei. Vista però l'annunciata e paventata apertura del nuovo padiglione, auspichiamo che la stessa, a questa condizioni, non avvenga se non dopo interventi utili a non aggiornare questi ripetuti eventi.
Servono investimenti per ridurre le tensioni in istituto, per affrontare il tema della recidiva. Ora più che mai c'è bisogno della volontà di tutti per non raccontare il sempre più frequente e triste bollettino quasi quotidiano.  

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