Caos organizzativo nei servizi sociali del Comune di Parma

Lo denunciano i sindacati unitai del pubblico impiego

I sindacati di categoria del pubblico impiego, FP CGIL, FPS CISL, UIL FP denunciano la situazione di caos organizzativo in cui si trovano ad operare i lavoratori dei servizi sociali del Comune di Parma ed esprimono grande preoccupazione.

I servizi sociali sono un importante presidio istituzionale e in un momento di particolare crisi economica, come quella che anche la nostra città sta vivendo, assumono un ruolo fondamentale nei confronti dei cittadini e quindi vanno supportati e messi in condizione di operare al meglio.

Le organizzazioni sindacali avevano segnalato all’Amministrazione e all’assessore competente la situazione di disagio esistente, già dal 17 febbraio scorso; tuttavia, ad oggi, non si sono verificate azioni concrete atte a risolvere i problemi emersi.

In particolare, il succedersi di più dirigenti che non conoscono la storia della nostra città, che non hanno un rapporto di integrazione con le altre istituzioni quali Ausl, Ospedale, forze dell’ordine, Tribunale, associazioni di volontariato, e che con questi non hanno definito riferimenti e percorsi istituzionali condivisi, ha portato nel servizio caos, malcontento e sfiducia.

Gli operatori hanno cercato di dare continuità alle attività, di dare le risposte migliori possibili ai cittadini, ma in mancanza di procedure consolidate, protocolli certi e di una rete integrata con gli altri soggetti istituzionali si trovano a operare in condizioni difficili. A questo punto, la necessità di governare la situazione e di prevedere un percorso di ricostruzione dei servizi rappresenta una priorità.

L’amministrazione comunale dovrebbe impegnarsi, secondo i rappresentanti dei lavoratori, a ridare lustro ad un servizio che è sempre stato uno dei fiori all’occhiello della macchina del Comune di Parma. Per questo non è più il tempo di tergiversare sulle scelte, vanno definite soluzioni e verificate responsabilità di questa situazione.

Il sindacato è disponibile a collaborare per ricercare soluzioni, ma questo immobilismo è ormai divenuto inaccettabile.