Fillea Cgil Parma: "Un passo importante"
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha emanato in questi giorni la circolare n.16 con la quale si definiscono le indicazioni operative per il personale ispettivo in merito alle attività in cantiere dei lavoratori autonomi.
Questa circolare risponde positivamente alle sollecitazione del sindacato per favorire la regolarità, la trasparenza e la qualificazione del sistema delle imprese.
È sempre più frequente, specie nel contesto di crisi crescente che interessa il settore edile l'uso improprio di maestranze in cantiere che solo formalmente sono riconducibili a forme di lavoro autonomo mentre in realtà, e spesso palesemente, sono solo forme di lavoro subordinato. Il fenomeno è quantificabile in un rapporto per il quale il numero dei lavoratori autonomi operativi in cantiere, senza lavoratori subordinati alle loro dipendenze, è superiore al numero dei lavoratori subordinati attivi.
Analogo mascheramento è costituito da “squadre” di lavoratori autonomi che svolgono lavorazioni edili complesse quali condomini, case a schiera, fenomeno in uso nel comparto dei lavori edili privati.
La circolare stabilisce i criteri di massima per cui esiste genuinità del lavoro autonomo e indica fra gli altri come indici di verifica di lavoro autonomo non genuino il mero possesso di attrezzature minute (secchio, pale, fune, martelli), il mero utilizzo di macchinari messi a disposizione dall'impresa, ed un rapporto in regime di monocommittenza.
Rilevanti sono anche i provvedimenti sanzionatori in caso di accertamento di falso lavoro autonomo.
Il lavoro autonomo nei cantieri, quando non riconducibile a forme legittime, crea effetti distorsivi delle regole con effetti sulla sicurezza dei lavoratori dipendenti, sul loro trattamento contrattuale ed in generale sui livelli di tutela complessivi del lavoro subordinato, generando una spirale al ribasso. Crea anche effetti distorsivi degli elementi che regolano la leale concorrenza d'impresa. +
La FILLEA CGIL incontra spesso negli uffici e sui cantieri lavoratori ex dipendenti che si sono improvvisati lavoratori autonomi pur di mantenere il lavoro assumendosi oneri, a queste condizioni, inaccettabili. Molto spesso si tratta di lavoratori stranieri. Lavoratori che si ritrovano di frequente ad affrontare i costi non preventivati di una scelta coatta.
Per questo motivo il sindacato di categoria della CGIL ritiene importanti
queste indicazioni e si farà parte diligente nel segnalare alla Direzione
territoriale del Lavoro le situazioni ritenute anomale in difesa della
sicurezza e delle tutele dei lavoratori rappresentati.