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Cambio di appalto attività logistica stabilimento Bormioli di Fidenza

12 Gennaio 2016
La posizione della RSU aziendale

La Rappresentanza Sindacale Unitaria dello Stabilimento Bormioli Rocco di Fidenza intende intervenire sulla gravissima situazione che in questi giorni affligge il magazzino e lo stabilimento produttivo.

 

“Da sindacalisti con decine di accordi e momenti conflittuali alle spalle ci siamo fatti consegnare copia dell'accordo firmato da Filt-CGIL e CISL Reti il 29 dicembre 2015 con il Consorzio CAL e lo abbiamo analizzato alla luce della situazione precedente che ben conoscevamo.

Da tale analisi risulta evidente come l'accordo preveda un miglioramento retributivo per la stragrande maggior parte dei lavoratori, il mantenimento del livello retributivo per un ristretto numero di lavoratori corrispondenti a quelli con i livelli più alti, la riassunzione di tutti i lavoratori senza periodo di prova, il miglioramento del trattamento di malattia e infortunio, l'impegno ad una rapida verifica organizzativa su mansioni e inquadramenti. In poche parole, un netto miglioramento delle condizioni rispetto a quanto garantito dal Consorzio Lindel (uscente).

Ci viene da pensare che forse nel nostro percorso sindacale abbiamo sbagliato tutto, proprio non riusciamo a capire perché lo Si Cobas protesta adesso e non ha mai protestato prima. Siamo abituati a pensare che nel momento in cui un accordo raggiunto contrattando o lottando porti benefici per la maggior parte dei lavoratori e peggioramenti per nessuno, sia da considerare un buon accordo, non il contrario. Siamo abituati a pensare che prima di esprimere una valutazione su un qualunque accordo questo vada letto e analizzato, come noi abbiamo fatto e come invitiamo a fare quanti abbiano davvero voglia di farsi una idea precisa sulla questione. Siamo abituati a pensare che, al di là delle valutazioni individuali su qualunque questione sindacale, le rivendicazioni di un gruppo di lavoratori smettono di essere legittime quando mettono a repentaglio le condizioni di lavoro di un diverso gruppo di lavoratori. Chiediamo che tutti i cittadini di Fidenza riflettano su una cosa: un blocco sconsiderato sul piano dei contenuti e fuori dalla legittimità, per le ragioni dette, mette a repentaglio la sopravvivenza stessa dello stabilimento di Fidenza e certamente ci saranno conseguenze per il nostro lavoro, quindi per il nostro reddito, ma crediamo sia tutta la città a doversi far carico di un simile rischio, a partire dagli Amministratori locali, passando per i Parlamentari del territorio, fino ai singoli cittadini, è assurdo che la più importante industria del territorio, quindi il territorio tutto, resti ostaggio di un gruppo di scriteriati tra i quali ormai, i dipendenti del magazzino, sono meno di dieci.

Infine ci chiediamo se alcuni partiti politici locali abbiano realmente letto l'accordo in questione. Se l'avessero fatto avrebbero a nostro avviso esitato ad apparire in bella mostra sui social network orgogliosi di lottare accanto a non lavoratori. Ci chiediamo pure come mai di questi stessi personaggi non si è vista traccia quando a settembre 2015, quindi solo qualche mese fa, eravamo noi a protestare legittimamente contro scelte sbagliate della Bormioli, facendo un presidio davanti ai cancelli e senza raccontar balle. Si capisce che, quando una Rappresentanza Sindacale interna, con l'appoggio di Sindacati Confederali territoriali, proclama mobilitazioni che, tra l’altro, si pongono anche l'obiettivo del rispetto della piena legalità e mettono al riparo i lavoratori dalle cariche della polizia, sia più complicato finire nel carosello di facebook, si capisce che una forza politica che voglia rappresentare il lavoro, se assolve in questo modo a tale fondamentale funzione, si riduca ad una rappresentanza politica marginale. Il commento ha la stessa amarezza suscitata dalla vista di inconsapevoli pugni chiusi sollevati verso il nulla.

Per il futuro pretenderemo di avere voce in capitolo anche nelle scelte sugli appalti da parte di un'Azienda che ha dimostrato di riuscire a commettere errori madornali”.

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