"Buone sentenze", occorre andare oltre i titoli dei giornali

La condanna di un RLS per la morte di un lavoratore deve essere contestualizzata nella specificità della situazione in cui è avvenuta

Occorre andare oltre i titoli dei giornali. "Buone sentenze", la rubrica curata da UVL-Ufficio Vertenze Lavoro della CGIL di Parma, si occupa in questa occasione di una sentenza che ha rappresentato un motivo di forte preoccupazione tra gli RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza): si tratta di un recente pronunciamento della Cassazione seguito al decesso di un lavoratore impiegato in una mansione diversa da quella per cui era stato assunto. Il datore di lavoro e l'RLS sono stati entrambi condannati, ma entrando nel merito della sentenza scopriamo che i fatti hanno elementi di complessità che rendono la sentenza un caso isolato. L'RLS infatti era anche un componente del Cda dell'azienda, e non aveva nemmeno sollecitato alcun intervento da parte del datore di lavoro. Datore e RLS sono stati condannati in sede penale per omicidio colposo. 

Il commento video è di Alessandra Tazzi, dell'UVL-Ufficio Vertenze Lavoro della CGIL di Parma, a questo link: https://youtu.be/qFogHg7IXnQ.

Per ogni dubbio, informazioni o pratica relativi a inadempimenti contrattuali, controllo buste paga, mancato pagamento del Tfr, impugnazione licenziamento, informazioni su mansioni e demansionamenti e molto altro è possibile contattare l'Ufficio Vertenze CGIL Parma scrivendo a: pr.vertenze@er.cgil.it.

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