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Brunetta e i fannulloni della Cgil

5 Maggio 2009
Ma i numeri della FP a Parma smentiscono le minimizzazioni del ministro

Sulla visita di ieri del ministro Brunetta a Parma, e sulle contestazioni attuate da numerosi lavoratori pubblici al responsabile del dicastero della pubblica amministrazione, interviene Sauro Salati, segretario generale Fp Cgil di Parma, per alcune puntualizzazioni doverose.

 

“La segreteria della FP Cgil – inizia Salati – vuole ringraziare i tanti lavoratori iscritti e non che hanno partecipato al civile e colorato presidio che si è tenuto ieri presso il DUC di Parma, per protestare contro le politiche contrattuali che il governo ha adottato in materia di Funzione Pubblica”.

 

“Il ministro Renato Brunetta, fortemente infastidito dal democratico presidio contro le sue politiche, ha definito i presenti “quattro disperati”. Nel ringraziarlo per avere ancora una volta dimostrato quale sia la sua idea di rappresentanza sociale dei lavoratori, la categoria desidera ricordare al ministro che la FP Cgil a Parma è largamente la prima organizzazione sindacale per rappresentanza, certificata dal dato elettorale delle RSU”.

 

“Nel recente referendum sull’accordo contrattuale separato sul modello contrattuale – aggiunge il segretario Fp - hanno votato 6500 dipendenti pubblici,  ben oltre i 4762 iscritti alla FP Cgil di Parma. Inoltre, tra i dipendenti del Comune di Parma ha votato la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, ben 726 lavoratori. Sorge dunque spontanea la domanda: ma quanti sono i fannulloni che rappresenta la FP Cgil, tenuto conto degli elogi fatti dal ministro al funzionamento della macchina comunale?”.

 

“Il ministro – cnclude Salati -  può minimizzare finché vuole tali dati di fatto; purtroppo per lui i numeri certificano una Cgil in buona salute e in stretto collegamento con i problemi dei lavoratori. Di questo dovrà farsene una ragione”.

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