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Bormioli Luigi acquista il ramo casa della Rocco. FILCTEM CGIL Parma: soddisfatti per la nascita di un distretto del vetro locale

18 Luglio 2017
Ma ora i rappresentanti dei lavoratori chiedono di conoscere il piano industriale

Certamente la notizia della costituzione di un distretto del vetro tutto locale e di notevole portata, per fatturato e numero di dipendenti, rappresenta una buona notizia. Il sindacato di categoria della CGIL ha chiesto per anni che la consuetudine degli ultimi tre lustri, ossia quella che ha portato alla proprietà della BR banche e fondi finanziari, in qualche modo mutasse, quindi ci fosse la possibilità che una proprietà industriale acquisisse quello che resta il principale gruppo vetrario del Paese e una delle più importanti industrie del territorio.

Non bisogna dimenticare che in provincia di Parma la BR vede anche la presenza dello stabilimento di Castelguelfo, uno dei tre dove si lavorano materie plastiche, anzichè vetro, questo stabilimento assieme al resto della divisione Pharma andrà al fondo Triton, non dunque ad un'Azienda locale. La FILCTEM provinciale avrebbe senza alcun dubbio preferito che fosse garantita l'unità del Gruppo, evidentemente però proprio i problemi legati al fatto di aver avuto troppo a lungo una proprietà tutta finanziaria, hanno impedito che un simile risultato potesse essere raggiunto.

Fin qui ciò che, unendosi al coro, il sindacato di categoria della CGIL non fatica a considerare assolutamente positivo. Adesso cominciano i problemi.
 
Nel recente coordinamento nazionale della BR,  la dirigenza del gruppo è stata poco chiara su una serie di questioni che invece al momento meritano una chiarezza assoluta e saranno il vero volano dello sviluppo futuro del nuovo gruppo che va delineandosi. I lavoratori hanno a questo punto bisogno di capire qual è il progetto industriale, partendo dal numero complessivo di forni fusori presenti nei vari stabilimenti, dalle diverse tecnologie presenti e dalla divisione del lavoro che tra questi si vuole costruire.
 
Il progetto industriale non potrà prescindere dalle persone. Sia la BR che la BL hanno nel corso degli anni riorganizzato ampie parti dei reparti produttivi, lì dove secondo il sindacato, trovati i nuovi assetti, non molto resta da fare, così come nei settori amministrativi, marketing, commerciale e logistica non si accetteranno ristrutturazioni che prevedano un prezzo salato in termini di posti di lavoro. Tutto andrà gestito con massima attenzione alle figure operative e prevedendo al limite razionalizzazioni lì dove si individuassero costi eccessivi ed impropri.
 
Le informazioni necessarie a poter prefigurare scenari su tali basi, sono ciò che è mancato all'ultimo coordinamento, occorre però sapere rapidamente dove si va a parare, quindi i problemi sono tutt'altro che finiti, sarà una discussione ampia e complicata che dovrà alla fine portare a trovare l'organizzazione più efficiente nel rispetto delle maestranze, poichè la vera ricchezza di ogni industria, quella assolutamente più stabile, è rappresentata appunto da loro.

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