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Bilancio, quali tagli? "Lettera aperta" al Sindaco di Parma

5 Febbraio 2015
La firmano Sauro Salati e Barbara Vigilante, della FP CGIL di Parma

Lettera aperta: al Sindaco di Parma

 

Egregio Sindaco, abbiamo letto a mezzo stampa come Lei in questi giorni si chiami fuori dalla partita dei tagli al bilancio, in una sorta di autoassoluzione dalle responsabilità che ricadrebbero solo su altri.

Sulla riduzione delle risorse concordiamo con Lei, ma il chiamarsi fuori dal decidere come agire non è comprensibile perché fa parte dei Suoi compiti istituzionali.

Nel Suo spostamento di responsabilità all'esterno, mette in prima fila anche i rappresentanti dei lavoratori, come se perdere occupazione nei settori pubblici non fosse un problema della città, del suo futuro, delle sue tradizioni di cultura e d’accoglienza e sviluppo.

Constatiamo purtroppo come il lavoro non sia mai nell’agenda del Comune di Parma, come si dica che i lavoratori dei settori disabili che guadagnano 900 euro al mese si facciano strumentalizzare dai sindacati, come si affermi che gli educatori delle scuole dell’infanzia non capiscano la necessità di ridurre il numero delle scuole e delle sezioni.

Tutto questo ci sembra rispondere all'idea di un Comune che rinuncia a svolgere il proprio ruolo d’Ente locale, per il quale promozione e sviluppo dei servizi economici e non rappresenterebbe il perno della funzione delle Amministrazioni Comunali.

Rinunciando a questa funzione, viene a meno il ruolo d’Ente locale e ci viene da dire provocatoriamente che non c’è bisogno di un Sindaco né di una giunta ma di una sorta d’Superassessore al Bilancio che governi il tutto, perché tutto si riduce ad una gestione contabile.

Questa visione non ci trova concordi, sia che provenga da un Sindaco che dal Governo centrale. Ricordiamo tutte le iniziative promosse dalla FP CGIL e dalla CGIL contro le politiche dell'attuale Governo: sciopero generale dei settori privati in Emilia Romagna il 16 ottobre, manifestazione nazionale il 25 ottobre, manifestazione il 16 novembre e sciopero generale il 12 dicembre.

Tutto questo dimostra efficacemente la nostra indipendenza di pensiero e di elaborazione.

La Sua visione, che non mette mai al centro il valore del lavoro, è inaccettabile, perché l’idea secondo cui gli operatori del pubblico e del privato/sociale non vengono mai considerati una risorsa per la crescita della città, bensì un costo da ridurre, impoverisce la città intera. E dove il valore riconosciuto al volontariato è tale solo perché non comporta un costo.

Al Sindaco che si chiama sempre fuori chiediamo come mai sul piano delle entrate non provi a recuperare risorse da indirizzare a questi servizi.

Ci riferiamo in particolar modo alla lotta all’evasione fiscale, dove il Comune di Parma pur aderendo al protocollo Regionale con l'Agenzia delle Entrate è nelle ultime posizioni a livello regionale.

Un po’ di ripristino d’equità e legalità senza una caccia alle streghe non guasterebbe ed invece il Comune di Parma delega tutto a Parma Gestione Entrate ed indebolisce le strutture operative adibite alla lotta all’evasione, diminuendo le entrate degli anni passati.

Sono diminuite le entrate sui tributi recuperati dalle aree fabbricabili, non si riscuote in toto la COSAP sulle insegne pubblicitarie e anche i fermi amministrativi sulle sanzioni stradali non sono quel gran successo sbandierato sui giornali.

Ora con un minimo di volontà, di risorse e organizzazione si potrebbero recuperare 700.000 euro rispetto all’anno 2013, chiediamo di spiegare quale motivo osta al Comune di Parma in questo senso.

La FP CGIL, sempre inascoltata nelle delegazioni trattanti, questo tasto l’ha proposto più volte , ultimo l’incontro di ieri, 4 febbraio, sui servizi educativi, conclusosi con un sostanziale rinvio.

In ultima istanza, dal momento che Lei ci accusa di parlare solo per slogan, risponda alla città Sui motivi per i quali il Comune di Parma non avvia una seria lotta all’evasione fiscale.

per la FP CGIL di Parma

Sauro Salati e Barbara Vigilante

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