La firmano Sauro Salati e Barbara Vigilante, della FP CGIL di Parma
Lettera aperta: al
Sindaco di Parma
Egregio
Sindaco, abbiamo letto a mezzo stampa come Lei in questi giorni si chiami fuori
dalla partita dei tagli al bilancio, in una sorta di autoassoluzione dalle responsabilità
che ricadrebbero solo su altri.
Sulla
riduzione delle risorse concordiamo con Lei, ma il chiamarsi fuori dal decidere
come agire non è comprensibile perché fa parte dei Suoi compiti istituzionali.
Nel Suo spostamento di responsabilità
all'esterno, mette in prima fila anche i rappresentanti dei lavoratori, come se
perdere occupazione nei settori pubblici non fosse un problema della città, del
suo futuro, delle sue tradizioni di cultura e d’accoglienza e sviluppo.
Constatiamo purtroppo come il lavoro non
sia mai nell’agenda del Comune di Parma, come si dica che i lavoratori dei
settori disabili che guadagnano 900 euro al mese si facciano strumentalizzare
dai sindacati, come si affermi che gli educatori delle scuole dell’infanzia non
capiscano la necessità di ridurre il numero delle scuole e delle sezioni.
Tutto questo ci sembra rispondere all'idea
di un Comune che rinuncia a svolgere il proprio ruolo d’Ente locale, per il
quale promozione e sviluppo dei servizi economici e non rappresenterebbe il
perno della funzione delle Amministrazioni Comunali.
Rinunciando a questa funzione, viene a meno
il ruolo d’Ente locale e ci viene da dire provocatoriamente che non c’è bisogno
di un Sindaco né di una giunta ma di una sorta d’Superassessore al Bilancio che
governi il tutto, perché tutto si riduce ad una gestione contabile.
Questa visione non ci trova concordi, sia
che provenga da un Sindaco che dal Governo centrale. Ricordiamo tutte le
iniziative promosse dalla FP CGIL e dalla CGIL contro le politiche dell'attuale
Governo: sciopero generale dei settori privati in Emilia Romagna il 16 ottobre,
manifestazione nazionale il 25 ottobre, manifestazione il 16 novembre e sciopero
generale il 12 dicembre.
Tutto questo dimostra efficacemente la
nostra indipendenza di pensiero e di elaborazione.
La Sua visione, che non mette mai al centro
il valore del lavoro, è inaccettabile, perché l’idea secondo cui gli operatori
del pubblico e del privato/sociale non vengono mai considerati una risorsa per
la crescita della città, bensì un costo da ridurre, impoverisce la città
intera. E dove il valore riconosciuto al volontariato è tale solo perché non comporta
un costo.
Al Sindaco che si chiama sempre fuori
chiediamo come mai sul piano delle entrate non provi a recuperare risorse da
indirizzare a questi servizi.
Ci riferiamo in particolar modo alla lotta
all’evasione fiscale, dove il Comune di Parma pur aderendo al protocollo
Regionale con l'Agenzia delle Entrate è nelle ultime posizioni a livello regionale.
Un po’ di ripristino d’equità e legalità
senza una caccia alle streghe non guasterebbe ed invece il Comune di Parma
delega tutto a Parma Gestione Entrate ed indebolisce le strutture operative
adibite alla lotta all’evasione, diminuendo le entrate degli anni passati.
Sono diminuite le entrate sui tributi
recuperati dalle aree fabbricabili, non si riscuote in toto la COSAP sulle
insegne pubblicitarie e anche i fermi amministrativi sulle sanzioni stradali
non sono quel gran successo sbandierato sui giornali.
Ora con un minimo di volontà, di risorse e
organizzazione si potrebbero recuperare 700.000 euro rispetto all’anno 2013,
chiediamo di spiegare quale motivo osta al Comune di Parma in questo senso.
La FP CGIL, sempre inascoltata nelle
delegazioni trattanti, questo tasto l’ha proposto più volte , ultimo l’incontro
di ieri, 4 febbraio, sui servizi educativi, conclusosi con un sostanziale
rinvio.
In ultima istanza, dal momento che Lei ci
accusa di parlare solo per slogan, risponda alla città Sui motivi per i quali il
Comune di Parma non avvia una seria lotta all’evasione fiscale.
per la FP CGIL di Parma
Sauro Salati e Barbara Vigilante