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Bilancio di previsione 2010: un nuovo modello di welfare nel Comune di Parma?

11 Dicembre 2009
Le valutazioni di Spi Cgil e Fnp Cisl

L’assessore ai servizi sociali Lorenzo Lasagna ha presentato nei giorni scorsi ai sindacati dei pensionati di Cgil e Cisl la spesa sociale del bilancio di previsione 2010.

 

Un bilancio certamente non facile. Riduzione di 2 milioni delle entrate provenienti da minori contributi di costruzione, diminuzione del 10% delle entrate straordinarie, nessun aumento di tasse e tariffe e incremento della spesa sociale dell’1,7%.

 

La prima valutazione dei sindacati è riferita all’esiguità dell’incremento di risorse che verranno impegnate sulla spesa corrente rispetto ai sempre maggiori bisogni per gli anziani non autosufficienti o in difficoltà economica; problemi che si sommano alla necessità di mantenere e rafforzare l’intero sistema pubblico dei servizi alla persona, valutazione peraltro condivisa dallo stesso assessore.

 

L’investimento maggiore appare, invece, quello dedicato agli anziani autosufficienti (4 milioni di euro sostenuto al 50% dal privato con progetti di finanza con la costruzione di ben 5 nuovi centri di aggregazione in diverse zone della città).

 

Ci si chiede se tutta questa promozione di benessere rivolta agli anziani che non presentano particolari problemi, è proprio quello di cui si sente il bisogno in questa città. Forse sarebbe meglio concentrare sforzi e risorse pubbliche sulle fragilità degli anziani, potenziando progetti che già esistono, adeguando gli appartamenti degli anziani soli, potenziando i trasporti, creando reti di solidarietà nei quartieri e ponendo attenzione al sostegno al reddito per coloro che hanno ISEE inferiori a 8.000 €.

 

Questo consentirebbe anche di rafforzare le attività ordinarie e storiche dei servizi dedicati agli anziani: assistenza domiciliare, centri diurni, sostegni alle famiglie che curano e altro che già oggi non riesce a coprire tutte le esigenze.

 

I sindacati pensionati Cgil e Cisl pensano che l’implementazione e il consolidamento del sistema pubblico dei servizi agli anziani di Parma sia un obiettivo di tutti, soprattutto nel momento in cui si intende modificare il modello storico consegnando per 30 anni pezzi interi di sociale a gestori privati, leggasi “completo svuotamento dell’Asp dalle proprie funzioni caratteristiche e fondamentali di servizio dedicato alla cura degli anziani non autosufficienti”.

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