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Autocamionale della Cisa verso la fusione con SALT

10 Settembre 2016
Le segreterie provinciali di FILT CGIL, FIT CISL, Uiltrasporti e SLA incontrano i parlamentari del territorio

Le segreterie provinciali di FILT CGIL, FIT CISL, Uiltrasporti e SLA, unitamente alle RSA di Autocamionale della Cisa, hanno incontrato i parlamentari del territorio Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari sul tema della fusione delle società Autocamionale della Cisa e SALT.

La proprietà ha comunicato da qualche settimana la decisione di procedere alla fusione delle società e il C.d.A di Autocisa ha deliberato la scelta (Autocamionale della Cisa verrà incorporata da SALT). La decisione sarà formalizzata dopo la pausa estiva dall'Assemblea dei Soci; altrettanto faranno CDA ed Assemblea di SALT

La proprietà ha ricondotto la scelta a motivazioni di carattere organizzativo e gestionale; non sfuggono tuttavia anche altre motivazioni che potrebbero essere alla base della decisione, forse non immediate ma concrete, di carattere economico e legate alla durata delle concessioni.

Sindacati di categoria e rappresentanze aziendali vedono in ciò più di un motivo di preoccupazione e ritengono che tale processo non possa passare “sotto silenzio”. La fusione potrebbe avere, di certo, ricadute sul personale, sia da un punto di vista della tenuta degli organici, che per quanto riguarda le condizioni di lavoro.

Va inoltre considerato che il processo di fusione potrebbe avere delle ricadute non positive per il territorio attraversato da Autocisa e per la sua economia; un'azienda importante di fatto si “allontana” da Parma e questo potrebbe comportare un impoverimento per il tessuto economico e sociale interessato.

Proprio per discutere di questo e per fare il punto su quanto sta accadendo, è stato chiesto un incontro ai parlamentari del territorio, Maestri, Pagliari e Romanini, che si sono resi disponibili ad attenzionare il tema, sia attraverso un confronto con l'azienda e con la proprietà, sia coinvolgendo, per quanto riguarda la tematica delle concessioni, il ministero ed il governo.

Le Segreterie Provinciali di categoria hanno anche coinvolto le Segreterie Nazionali chiedendo una verifica sulla legittimità del percorso di fusione e sulle ricadute che lo stesso processo potrebbe avere nel rapporto con le istituzioni, con ANAS, anche in relazione alle diverse concessioni.

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