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ATTIVO CGIL PARMA, VERSO LO SCIOPERO DEL 12 DICEMBRE

5 Dicembre 2008
ATTIVO CGIL PARMA, VERSO LO SCIOPERO DEL 12 DICEMBRE

Si è svolto nella mattinata odierna un inedito attivo provinciale della Cgil, in preparazione dello sciopero generale proclamato, per il prossimo 12 dicembre, contro la crisi e per rivendicare più lavoro, più salario, più pensioni e più diritti. Insieme ai delegati e agli attivisti pensionati, figure del mondo delle istituzioni locali, della cultura, dell’Università hanno portato un contributo alla riflessione e al dibattito sulle ragioni della mobilitazione.

 

Dalle diverse voci è emersa la forte preoccupazione anche per le ricadute che la crisi, nazionale e internazionale, sta producendo sul territorio e sul tessuto produttivo del parmense, innescando cambiamenti nella stessa fisionomia sociale: l’aumento della disoccupazione, del ricorso alla cassa integrazione, la chiusura di aziende rappresentano infatti un mutamento ineludibile.

 

Un fenomeno commentato dalle tante voci che si sono espresse nell’incontro. Secondo Manuela Amoretti, assessore alle Politiche del Lavoro della Provincia, la formazione può rappresentare un valido strumento di supporto, nei periodi di difficoltà lavorativa, insieme, naturalmente, ad un valido sistema di ammortizzatori sociali. Aumentano, secondo Amoretti, le persone che si rivolgono ai centri provinciali per l’impiego, un segnale niente affatto rassicurante. Il Tavolo di sviluppo si sta occupando del sostegno ai diversi distretti produttivi (pomodoro, conserve animali e vegetali), ma occorre anche tenere la barra ferma sulla coesione sociale: provvedimenti sul piano economico e politiche di welfare devono andare a braccetto in un’ottica di sviluppo del territorio.

 

Maurizio Roi, direttore della Fondazione Toscanini, ha poi portato un contributo sul tema della cultura come diritto accessibile a tutti e non come “un abito da sera per andare a teatro”. Investire in cultura significa investire in futuro poichgé la conoscenza è una leva di sviluppo, ma questo mal si concilia con un mondo dello spettacolo che è fatto per lo più da precari (che mancano peraltro di ammortizzatori sociali) e con i continui tagli al FUS che lasciano sottintendere una strategia alquanto preoccupante.

 

Allo sciopero del 12 dicembre, ha poi annunciato Paolo D’Agostino, dell’Unione degli Universitari di Parma, ci saranno moltissimi studenti, perché le questioni in gioco riguardano, innanzi tutto, il futuro delle giovani generazioni, alle quali non occorre l’elemosina rappresentata dal bonus famiglia o dalla social card, ma risposte convincenti su lavoro, ricerca, sviluppo del territorio, ambiente: insomma sulla possibilità di costruire un progetto di vita sostenibile.

 

Le ragioni dello sciopero sono infine state ribadite dalle conclusioni di Susanna Camusso, segretaria nazionale Cgil, che ha evidenziato l’inefficacia della manovra anticrisi proposta dal governo, troppo debole rispetto alla terapia d’urto che l’emergenza del momento avrebbe richiesto

 

UFFICIO STAMPA

Cgil Parma

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