CGIL Parma insieme al suo Patronato INCA e alla società di servizi fiscali Sercoop illustra come trattare questo "diritto inespresso"
Il diritto all'assegno unico da parte degli invalidi che hanno almeno ancora un genitore o invalidi orfani titolari di pensione di reversibilità è un lampante esempio di un diritto inespresso, ovvero un diritto non agito dalle persone in quanto queste non ne sono consapevoli o non ne sono a conoscenza. Spesso riceviamo informazioni superficiali o distorte sui diritti a cui potremmo avere accesso, cosa che finisce per inibire per molte persone la possibilità di esercitarli e beneficiarne.
A tale proposito la CGIL Parma, insieme al suo Patronato INCA e a Sercoop, la società di servizi fiscali convenzionata con la CGIL, ha scelto di entrare nel merito della tematica relativa all'Assegno Unico per i figli invalidi, che puo essere richiesto anche in caso di figli maggiorenni o orfani di entrambi i genitori.
È solo da un anno che è in vigore la normativa relativa all'Assegno Unico per i figli, ci sono state semplificazioni rispetto al passato ma con alcune ombre. Un esempio è proprio quello che riguarda i figli con invalidità. Molti maggiorenni invalidi, infatti, non sono a conoscenza di poter accedere all'assegno unico perché non individuano se stessi come figli, magari hanno genitori anziani che a volte vivono con loro, pensano a richiedere un sostegno per i loro genitori ma non sanno di essere loro stessi a poter esercitare un diritto di questo genere. Tuttavia, per quanto riguarda gli orfani maggiorenni, la normativa prevede il diritto di poter richiedere l'assegno unico in caso di invalidità solo a determinate condizioni.
Entrando nello specifico, è possibile richiedere l'AUF per
-i MINORENNI: con una disabilità media (diritto all'indennità di frequenza) si ha diritto a maggiorazioni dell'importo dell'Assegno Unico. Tali maggiorazioni si incrementano in caso di disabilità grave o non autosufficienza.
-i MAGGIORENNI: con una disabilità media (ad es. dal 67% di invalidità civile o dal 50% di invalidità sul lavoro Inail) si ha diritto a continuare a percepire l'Assegno Unico anche oltre i 21 anni di età, con importi variabili in base alle regole del nucleo famigliare ai fini ISEE (diverse dal carico fiscale).
-gli ORFANI: hanno diritto ad Assegno Unico per se stessi gli orfani di entrambi i genitori se titolari di reversibilità e riconosciuti invalidi gravi (art. 3 comma 3, legge 104/92).
La Sercoop si occupa della richiesta di calcolo del modello Isee, l'indicatore che da qualche anno a questa parte viene utilizzato dagli enti per determinare il diritto e la misura delle agevolazioni che di volta in volta vengono definite dai vari decreti delle pubbliche amministrazioni. Nel caso dell'assegno unico è bene presentare l'ISEE in quanto è possibile avere delle maggiorazioni. Va precisato che l'importo minimo è garantito a tutti anche se si supera la soglia massima (di 43.240 euro) o non si presenta l'ISEE.
Guarda la clip: https://youtu.be/QI81LER-WVg