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Assegnazione beni confiscati a Sorbolo, CGIL Parma: una vittoria innanzi tutto del territorio

12 Dicembre 2018
Il 18 gennaio il Ministro dell'interno parteciperà alla consegna, ma per il sindacato le misure previste nel Decreto Sicurezza depotenziano la lotta alle mafie

È con soddisfazione che la CGIL di Parma apprende che i beni confiscati alle mafie nella bassa parmense e in particolare a Sorbolo saranno finalmente assegnati, un risultato assolutamente positivo, colto dall'Amministrazione e dal sindaco Nicola Cesari, che giunge dopo anni di impegno e iniziative di sensibilizzazione e denuncia a cui la CGIL ha contribuito insieme ad associazioni come Libera e al Comune. Una tra tante, l'occasione di confronto e promozione della legalità organizzata nel gennaio 2017 in occasione dell'arrivo proprio a Sorbolo della Mehari di Giacarlo Siani, il giornalista napoletano brutalmente ucciso su questa auto nel 1985 per mano della camorra.

Nella mattinata del 18 dicembre il Ministro degli Interni Matteo Salvini parteciperà alla consegna alla Guardia di Finanza degli alloggi del territorio confiscati all’ndrangheta a seguito del processo Aemilia, mentre altri alloggi saranno destinati dal Comune a edilizia sociale.

Legittima naturalmente la presenza del Ministro, a cui la segreteria CGIL vorrebbe tuttavia chiedere come si collochi questa partecipazione rispetto al suo cosiddetto Decreto Sicurezza, già convertito in legge - che prevede che anche i beni confiscati alle mafie possano essere venduti ai privati, con il rischio che i mafiosi stessi riacquistino i propri beni - e che ad avviso del sindacato rappresenta un grave arretramento rispetto alle battaglie di contrasto alle infiltrazioni criminali, depotenziando gli strumenti a disposizione della società civile.

 

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