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Asp, quale piano strategico?

8 Ottobre 2012
FP CGIL Parma pone alcune domande all’assessore Rossi

Nella serata di venerdì 5 ottobre scorso si è svolto un incontro fra l’Assessore Rossi e la FP CGIL di Parma per la presentazione del Piano Strategico in relazione al futuro dell’ASP. In questa sede l’Assessore ha presentato un piano strategico di cui si è molto discusso, ma solo sui giornali e mai con i Sindacati. A pochi giorni dall’approvazione del testo, con la delibera pronta sul tavolo, è inaccettabile lo sviluppo di ogni forma di concertazione, ma il sindacato contesta il piano anche nel merito.

 

Innanzi tutto si perdono, anche se l’Assessore dice che è così solo momentaneamente, 18 posti letto, che verranno ceduti ad altre strutture private (perché non pubbliche?) in attesa che l’ASP abbia costruito luoghi idonei per ospitarli. Questo avverrà mai?

 

In secondo luogo non viene reinternalizzata, così come l’Azienda ha sempre sostenuto, la struttura dei Lecci, ad oggi gestita da una cooperativa tramite appalto, pari a 70 posti accreditati. Posti che verranno definitivamente persi per la gestione pubblica, favorendo un mercato privato alimentato dal ribasso sui costi del lavoro e sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

 

Nessuna certezza viene data poi ai servizi sanitari quali sono i servizi infermieristico-riabilitativi; viene ancora una volta progettato un ripianamento dei debiti fatti dal Comune e spostati nell’azienda attraverso la vendita di immobili senza alcuna sicurezza sui futuri investimenti; non viene disegnato alcun futuro su ulteriori servizi da dare in gestione ad ASP o per una gestione più efficiente delle già duplicate Aziende Distrettuali, cosa che consentirebbe l’abbattimento dei costi generali e permetterebbe alla legge regionale di dare il suo corso efficace sui territori.

 

Tutto ciò a fronte dell’ennesima riorganizzazione dei servizi in cui si proverà a gestire i conti sulla schiena degli operatori anziché creare un meccanismo virtuoso sul controllo delle spese, a cominciare da una seria valutazione sull’operato degli organismi direttivi dell’Azienda che, pur con enormi perdite, sono stati valutati pienamente al momento dell’erogazione dei premi di risultato.

 

Tutto questo è inaccettabile e l’Assessore deve dare un segnale di discontinuità rispetto alle amministrazioni precedenti, tanto quella Vignali quanto quella Ubaldi.

 

Allora alcune domande per lei Assessore: Lei crede o no sulla gestione dei servizi erogata attraverso aziende pubbliche? Lei ha intenzione di rilanciare l’azienda con investimenti in strutture e personale? Lei accetta la sfida di competere sulle capacità dei dirigenti e di chi governa, anziché sul costo del lavoro che ha il solo effetto di far pagare i debiti contratti da scelte folli ancora una volta ai lavoratori dell’azienda?

 

La FP CGIL pensa che sia questo il compito della politica e non accetta che le colpe di chi decide cadano su chi lavora. L’Assessore non ha responsabilità per le scelte passate, ma oggi può dare segnali e prospettive a questa Azienda. Risponda a queste domande con onestà e ritiri la delibera per dare più tempo alla concertazione di produrre i suoi effetti. Basta con le discussioni su YouTube e FaceBook.

 

L’Assessore Laura Rossi metta le mani nei veri costi insostenibili di questa situazione: Direttore Generale, Presidente e CdA, revisione delle spese improduttive dell’azienda. Ma soprattutto riprenda in mano le redini che le competono:il governo di questo distretto! Sindacato e lavoratori attendono segnali positivi e faranno la propria parte, ma in caso contrario non staranno a guardare mentre anche la Giunta Pizzarotti continua la svendita dei servizi alla persona di questo territorio.

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