FP CGIL Parma pone alcune domande all’assessore Rossi
Nella serata di venerdì 5
ottobre scorso si è svolto un incontro fra l’Assessore Rossi e la FP CGIL di
Parma per la presentazione del Piano Strategico in relazione al futuro
dell’ASP. In questa sede l’Assessore ha presentato un piano strategico di cui
si è molto discusso, ma solo sui giornali e mai con i Sindacati. A pochi giorni
dall’approvazione del testo, con la delibera pronta sul tavolo, è inaccettabile
lo sviluppo di ogni forma di concertazione, ma il sindacato contesta il piano
anche nel merito.
Innanzi tutto si perdono,
anche se l’Assessore dice che è così solo momentaneamente, 18 posti letto, che
verranno ceduti ad altre strutture private (perché non pubbliche?) in attesa
che l’ASP abbia costruito luoghi idonei per ospitarli. Questo avverrà mai?
In secondo luogo non viene
reinternalizzata, così come l’Azienda ha sempre sostenuto, la struttura dei
Lecci, ad oggi gestita da una cooperativa tramite appalto, pari a 70 posti
accreditati. Posti che verranno definitivamente persi per la gestione pubblica,
favorendo un mercato privato alimentato dal ribasso sui costi del lavoro e sui
diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nessuna
certezza viene data poi ai servizi sanitari quali sono i servizi
infermieristico-riabilitativi; viene ancora una volta progettato un
ripianamento dei debiti fatti dal Comune e spostati nell’azienda attraverso la
vendita di immobili senza alcuna sicurezza sui futuri investimenti; non viene
disegnato alcun futuro su ulteriori servizi da dare in gestione ad ASP o per
una gestione più efficiente delle già duplicate Aziende Distrettuali, cosa che
consentirebbe l’abbattimento dei costi generali e permetterebbe alla legge
regionale di dare il suo corso efficace sui territori.
Tutto ciò a fronte
dell’ennesima riorganizzazione dei servizi in cui si proverà a gestire i conti
sulla schiena degli operatori anziché creare un meccanismo virtuoso sul
controllo delle spese, a cominciare da una seria valutazione sull’operato degli
organismi direttivi dell’Azienda che, pur con enormi perdite, sono stati
valutati pienamente al momento dell’erogazione dei premi di risultato.
Tutto questo è inaccettabile
e l’Assessore deve dare un segnale di discontinuità rispetto alle
amministrazioni precedenti, tanto quella Vignali quanto quella Ubaldi.
Allora alcune domande per lei
Assessore: Lei crede o no sulla gestione dei servizi erogata attraverso aziende
pubbliche? Lei ha intenzione di rilanciare l’azienda con investimenti in
strutture e personale? Lei accetta la sfida di competere sulle capacità dei
dirigenti e di chi governa, anziché sul costo del lavoro che ha il solo effetto
di far pagare i debiti contratti da scelte folli ancora una volta ai lavoratori
dell’azienda?
La FP CGIL pensa che sia
questo il compito della politica e non accetta che le colpe di chi decide
cadano su chi lavora. L’Assessore non ha responsabilità per le scelte passate,
ma oggi può dare segnali e prospettive a questa Azienda. Risponda a queste
domande con onestà e ritiri la delibera per dare più tempo alla concertazione
di produrre i suoi effetti. Basta con le discussioni su YouTube e FaceBook.
L’Assessore Laura Rossi metta
le mani nei veri costi insostenibili di questa situazione: Direttore Generale,
Presidente e CdA, revisione delle spese improduttive dell’azienda. Ma
soprattutto riprenda in mano le redini che le competono:il governo di questo
distretto! Sindacato e lavoratori attendono segnali positivi e faranno la propria
parte, ma in caso contrario non staranno a guardare mentre anche la Giunta
Pizzarotti continua la svendita dei servizi alla persona di questo territorio.