“APRITE QUELLE PORTE: parlare della condizione degli anziani a Parma significa anche ricordare Mario Tommasini”

Nota stampa di Paolo Bertoletti, segretario generale Spi Cgil Parma

“La scelta di Parma come città da cui dare l’avvio alla campagna nazionale dello Spi Cgil “Aprite quelle porte” non è casuale. L’iniziativa intende infatti riaccendere l’attenzione sulla condizione degli anziani nelle strutture protette, sui loro diritti spesso disattesi, sulla loro dignità troppe volte dimenticata o calpestata, a tutto vantaggio dei budget, delle convenienze, degli interessi personali di amministratori e gestori dei servizi.

La scelta di Parma, dicevo, non è casuale: parlare del rispetto e della dignità delle persone più fragili significa, infatti, in questa città, ricordare il lavoro e l’impegno di Mario Tommasini, le sue idee innovative, le sue battaglie per la domiciliarità, per l’inclusione, per l’integrazione. Significa parlare di un modello culturale che purtroppo in questi ultimi anni ha avuto poco seguito in questa città, che non ha saputo elaborare e sperimentare modalità nuove per far fronte ai bisogni della terza età, sempre in divenire visto l’innalzamento dell’aspettativa di vita.

Per questo mi fa doppiamente piacere che lo Spi nazionale abbia scelto Parma per questa presentazione, che avrà luogo domani, venerdì 13 aprile, nella sala Savani della Provincia.

I lavori inizieranno alle 9.00, e avrò l’onore di introdurli, per poi dare la parola ai diversi ospiti: Bruno Rossi, presidente della Fondazione Tommasini, Maurizio Piccagli, segretario Spi Cgil Emilia-Romagna, Celina Cesari, della segreteria nazionale Spi Cgil, Gianluca Borghi di Stop Opg e Michele Mangano, presidente dell’Auser, che presenteranno nel dettaglio gli obiettivi della campagna. Alla tavola rotonda parteciperanno poi Stefano Cecconi della Cgil nazionale, Giovanna Del Giudice del Forum Salute mentale, il direttore dell’Asl di Parma Massimo Fabi, il senatore Lionello Cosentino della Commissione igiene e sanità del Senato e il Segretario generale Spi Cgil Carla Cantone.

Per una discussione che auspico possa davvero contribuire a far ripartire un approccio innovativo, serio e responsabile al tema della cura dei nostri anziani, per immaginare risposte sempre più adeguate e all’altezza dei tempi”.