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Appalto verde pubblico, “perché il Comune di Parma esclude le cooperative sociali?”

5 Ottobre 2010
Fp Cgil e Fisascat Cisl di Parma chiedono spiegazioni all'Amministrazione

In riferimento a quanto apparso sulla stampa sul tema del rinnovo dell'appalto del verde del Comune di Parma, Fp Cgil e Fisascat Cisl di Parma ritengono utile chiarire alcune questioni in merito al ruolo, alla funzione, e allo scopo delle Cooperative Sociali in questo settore.

In prima istanza è fondamentale riconoscere il ruolo svolto in questi anni dalla Cooperazione Sociale. Sono diverse le piccole cooperative che hanno investito nel settore del verde e dell'igiene ambientale e che offrono reali possibilità di crescita e di sostegno a moltissimi lavoratori e lavoratrici che nel loro percorso di vita hanno avuto difficoltà e che trovano nel lavoro uno strumento per migliorare e svilupparsi. Accrescendo peraltro negli anni anche l'affidabilità e la qualità del lavoro, che nulla ha da invidiare ad altre aziende, del territorio e non, che partecipano alle gare tanto discusse.

Da una prima stima effettuata i rapporti di lavoro in questione sono più di 100, per lo più piccole cooperative sociali che probabilmente non avrebbero altre opportunità di lavoro da ridistribuire al loro interno. La vicenda è dunque molto rilevante considerato il settore e la particolarità di questi lavoratori che, altrimenti, vedrebbero compromesso il loro futuro non tanto, è da sottolineare, per aver perso una gara d'appalto, ma per non aver avuto neppure la possibilità di concorrervi. E dov'è finita l'importanza del sociale per questa amministrazione? Come può l'assessore rispondere soltanto che è un fatto di convenienza economica? Come ci si può dimenticare di invitare alcune aziende alle gare senza dare la possibilità anche a chi col Sociale lavora di poter fare un'offerta?

I sindacati di categoria di Cgil e Cisl ritengono questo un fatto molto grave e si stupiscono che un Comune che si dice così attento alle politiche sociali trascuri nella gara d'appalto di considerare quale fosse lo scopo finale di questo servizio. Non era chiaramente soltanto la gestione “del verde”, ma lo sviluppo di questa città che passa non soltanto dalle convenienze economiche nelle gare, ma anche dall'affrontare con tutti gli strumenti possibili il sociale del nostro territorio, con i problemi reali delle lavoratrici e dei lavoratori.

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