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Ancora deserta la gara per Tep Spa

19 Settembre 2013
FILT CGIL, FIT CISL, FAISA CISAL e RSU: adesso occorre evitare decisioni “di pancia”

Anche la seconda “gara a doppio oggetto”, bandita per la vendita di parte del pacchetto azionario dell'azienda Tep, è andata deserta. Dopo il tentativo fatto nel 2011, anche questa volta nessun soggetto ha fatto una offerta. Tep SpA rimane dunque di Comune e Provincia di Parma.

Per i sindacati di categoria FILT CGIL, FIT CISL e FAISA CISAL e la RSU di Tep SpA, che già avevano criticato la scelta sottolineando i rischi di una vendita delle azioni Tep, specie in questo periodo di sofferenza per il settore, potrebbe essere una buona notizia; certo non fa piacere pensare alle centinaia di migliaia di euro andate in fumo per organizzare due gare inutili e senza esito. Probabilmente, anzi di certo, queste risorse pubbliche avrebbero potute essere investite in altre e più utili iniziative.

 

Ricercare le motivazioni di questo risultato potrebbe essere una interessante occupazione, tuttavia sarebbe ormai pura speculazione; quello che è certo, invece, è che il lavoro dell'agenzia, o meglio dell'advisor, individuato dall'agenzia SMTP e lautamente retribuito con soldi pubblici, è risultato un “buco nell'acqua”.

Probabilmente le posizioni delle rappresentanze sindacali non erano poi così balzane: o si svende l'azienda buttando all'aria un bene di tutto il territorio (e naturalmente non era questo che si auspicava), o rimane velleitario pensare che, specie in questo periodo, si possa trovare un soggetto in grado di investire e remunerare il proprio capitale 

Ed ora che fare? Di certo si dovranno evitare decisioni “di pancia”. Comune e Provincia si dovranno prendere il tempo necessario per valutare la situazione con attenzione, questa volta possibilmente ponendo al centro di tali valutazioni anche le posizioni dei lavoratori dell’azienda di trasposto pubblico locale.

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