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Amministrazione provinciale, rimettere al centro le professionalità interne

20 Luglio 2018
Forti preoccupazioni delle segreterie FP CGIL, CISL FP e UIL FPL territoriali per il nuovo assetto organizzativo dell'ente

Le segreterie provinciali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL esprimono preoccupazione in merito al nuovo assetto organizzativo che l’Amministrazione Provinciale di Parma ha intenzione di mettere in essere.

Le Organizzazioni Sindacali ritengono l’ipotesi di ristrutturazione organizzativa prodotta dall’Amministrazione non soltanto ancora piena di troppe zone d’ombra ma anche e sopratutto gravemente insufficiente a rispondere alle reali esigenze e criticità di tutti i settori che compongono l’Ente.

L’Amministrazione Provinciale di Parma decide infatti di fare un investimento sulle figure dirigenziali, a fronte di una riduzione di circa 200 unità in 3 anni, passando da 3 a 5 Dirigenti e decidendo di trascurare la strutturale emergenza di carenza del personale presente nei profili professionali operativi.

Infatti pur avendo oggi la possibilità finanziaria e le agibilità normative per costruire un nuovo piano assunzionale di sviluppo operativo dell’Amministrazione Provinciale, si predilige una dotazione organica ridotta ai minimi termini, senza nemmeno prevedere le assunzioni utili ad andare a copertura del personale che nei prossimi tre anni sarà collocato in pensionamento, ancora più insostenibile se peggiorata da ulteriori mobilità esterne.

Le Organizzazioni Sindacali hanno inoltre appreso che la Provincia di Parma è intenzionata ad esternalizzare a soggetti economici esterni le attività incluse nel Settore Viabilità, sopratutto per quanto riguarda la manutenzione del circuito stradale provinciale. E non si comprende quali siano le ragioni che portano il governo politico della Provincia di Parma a correre in velocità ad affidare la gestione di un Settore così strategico nelle mani di soggetti privati: non si comprende quale sia il beneficio, in termini di efficienza e sostenibilità economica ma anche di qualificazione del servizio che l’Amministrazione intende ottenere tramite questa trasformazione.

È forte dunque il dissenso delle organizzazioni sindacali di categoria verso tale politica organizzativa, tanto più dal momento che le scelte politiche passate, sia nazionali che locali, si sono rivelate già dannose per la Provincia di Parma.

La collettività ha bisogno di un’Amministrazione Provinciale che continui progressivamente ad elevare la quantità e la qualità dei propri servizi e questo si può ottenere soltanto mettendo sempre più a valore il capitale professionale di tutti i lavoratori e le lavoratrici che compongono la Provincia di Parma.

Le segreterie di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, nelle persone di Rosalba Calandra Checco, Matteo Casetti e Ambra Biagio, chiedono quindi al Presidente di fare subito retromarcia rispetto a questa impostazione politica e di mettere finalmente al centro della programmazione futura dell’Ente un piano di investimenti che abbia come punto d’inizio e nucleo centrale la massima valorizzazione del patrimonio delle professioni.

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