Alimentare, rinnovo del CCNL: spiragli di chiusura

Se ne è parlato in occasione dell'attivo provinciale di Flai, Fai e Uila

L'attivo unitario dei delegati dell'industria alimentare di Parma, a cui lo scorso 14 lulgio hanno
partecipato più di 300 lavoratori, ha preso atto dell'andamento della trattativa
nazionale. Sono stati ripercorsi gli incontri successivi alla presentazione della
piattaforma, grazie ai contributi di Maurizio Ori, segretario regionale Fai Cisl e
Antonio Mattioli, segretario nazionale Flai Cgil.

Le aperture di Federalimentare sono state valutate positivamente. Si guarda ora
con attenzione alla data del 20 e 21 luglio, quando si terrà la prossima riunione
plenaria con tutta la delegazione trattante.

I numerosi interventi hanno posto l'accento sull'importanza di arrivare ad un
buon rinnovo contrattuale in un periodo difficile per la situazione economica e per i
rapporti tra le confederazioni sindacali.

Il percorso unitario che la categoria degli
alimentaristi ha messo in campo fin dall'inizio sta dando i frutti sperati. Nessuno
tuttavia ha allentato la tensione sul rinnovo anche perché il valore economico da
raggiungere (173€ è la richiesta per i prossimi 3 anni) dovrà essere il risultato
qualificante di un contratto che conterrà anche avanzamenti normativi (esigibilità
della contrattazione di filiera, normativa sul part-time, contrattazione dei programmi
formativi, bilateralità come integrazione del reddito in caso di maternità e malattia
lunga, fondo sanitario integrativo per tutti gli addetti).

Nel settore c'è quindi fiducia nel risultato dei prossimi incontri, anche se si
rimane pronti alla mobilitazione in caso di improvvise frenate nella trattativa.