Affidamento trasporto pubblico locale, no alla svendita di Tep

Sigle di categoria e RSU esprimono forti preoccupazioni sul futuro dell'azienda

L'assemblea dei soci dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico di Parma (SMTP, composta da Comune e Provincia di Parma, proprietari dell'azienda al 50%), che si è riunita la scorsa settimana, ha deciso di procedere con la così detta “gara a doppio oggetto”, ovvero con la vendita, contestualmente all'affidamento del servizio di trasporto pubblico, di una parte del pacchetto azionario di TEP ad un terzo soggetto.

RSU e sigle di categoria non condividono la scelta.

Si tratta di una soluzione che, in particolar modo in questo periodo, non porterà nulla all'azienda, se non il rischio di essere depauperata dei valori materiali ed immateriali di cui dispone.

La normativa rendeva possibili diversi percorsi per l'affidamento del servizio. Si poteva procedere con una gara per il semplice affidamento del servizio, alla quale TEP avrebbe dovuto partecipare costruendo una relazione con altri soggetti; oppure si sarebbe potuto procedere con un temporaneo affidamento diretto, nell'attesa di costruire una strategia più compiuta, magari guardando alla vicina e prossimamente unificata provincia di Piacenza.

Questa scelta suscita preoccupazione, così come preoccupa la situazione che sempre più si manifesta internamente all'azienda, con amministratori impermeabili al confronto, che si credono autosufficienti e ritengono di dover rispondere solo a loro stessi.

Lavoratori e rappresentanze sindacali credono che questa situazione non possa continuare; gli enti proprietari devono uscire allo scoperto e devono offrire all'azienda, ed alla città, una prospettiva per il futuro; chi amministra l'azienda deve comprendere che il confronto e, se possibile, la condivisione delle scelte rappresentano un valore sempre ricercato in TEP, che le organizzazioni sindacali di categoria non vogliono disperdere.