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Aborto e diritti delle donne, un pessimo inizio

19 Ottobre 2022
Le forti preoccupazioni di CGIL Parma e SPI CGIL Parma

Non abbiamo dovuto attendere molto per vedere la concretizzazione di quanto tante donne paventavano, ovvero un forte intervento nel campo della legge 194.

La CGIL e lo Spi di Parma esprimono preoccupazione per la notizia relativa alla proposta di legge del senatore Gasparri, che prevede una modifica all’articolo 1 del codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica del concepito, nella quale si propone il riconoscimento della capacità giuridica dal momentpo del concepimento e non subordinato all'evento della nascita, mettendo in forte discussione la legge 194.

Questo è un fatto estremamente grave, risponde a spinte che ci sono sicuramente da parte di minoranze del Paese e va ad inficiare quarantaquattro anni di una legislazione sull'aborto che ha garantito alle donne non solo l'autodeterminazione nelle scelte, ma ha anche garantito di poter effettuare queste scelte in assoluta libertà e sicurezza, grazie alla copertura del sistema sanitario. Precedentemente, infatti, come è noto a tutti, quando l'aborto era vietato non è che non si abortisse. Semplicemente, la pratica dell'aborto era clandestina. Con le ovvie conseguenze di una altissima mortalità delle donne e gravidanze non controllate.

Non è né più né meno di quanto ci si sarebbe aspettati da questa destra, che non vuole cogliere il tratto di civiltà della legge 194. Gasparri vuole intervenire anche su altre due materie nel merito, che hanno fatto meno clamore ma sono significative: vuole introdurre il reato di surroga di maternità commesso all'estero e istituire la giornata della vita nascente, che riporta al tema della legittimità giuridica del concepito.

Rispetto a tutto questo CGIL e SPI territoriali ritengono che le donne giovani e anche coloro che, in questi 40 anni, hanno combattuto e hanno percorso tutto l'iter della legge 194, debbano rivoltarsi contro queste manomissioni con iniziative concrete, che facciano sentire la loro voce.

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