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"Abbiamo vinto!" Il Tar del Lazio annulla l'ingiusta tassa sugli stranieri

26 Maggio 2016
CGIL e INCA plaudono all'immediata esecutività del dispositivo che dichiara illegittimo l'ulteriore contributo richiesto ai cittadini immigrati per rinnovo e rilascio del permesso di soggiorno

Importante risultato della CGIL e dell’INCA sull’ulteriore contributo chiesto agli stranieri che rinnovano e chiedono il rilascio del permesso di soggiorno.

Dopo un lungo percorso che li ha visti protagonisti nel contestare una norma dai più ritenuta “tollerabile” ma sempre dal sindacato considerata ingiusta e incompatibile con i regolamenti europei, dopo il pronunciamento della Corte di Giustizia Europea che ha accolto tali tesi, dopo l’avvio della campagna delle istanze di rimborso e, ultimamente, delle azioni legali davanti ai Tribunali Ordinari, il TAR del Lazio, Sezione Seconda Quater, con la sentenza 06095/2016 ha definitivamente chiuso il percorso iniziato nel Febbraio 2012 all’indomani della entrata in vigore della norma.

Il Giudice, basandosi sulle motivazioni dei ricorrenti, sulle norme europee e prendendo atto della Sentenza della Corte di Giustizia del 2 settembre scorso dichiara fondato il ricorso nella parte che lamenta “la radicale illegittimità dell’imposizione del contributo”. Richiama l’esigenza di disapplicare la normativa nazionale che ne impone il pagamento in contrasto con la normativa di fonte comunitaria e dispone l’annullamento del D.M. 6 ottobre 2011 limitatamente agli articoli che lo normano. Ordina infine che la sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Il risultato di questa decisione é l’immediata operatività del dispositivo, che di fatto priva di qualsiasi supporto giuridico, anche pregresso, la legislazione che ha imposto la ingiusta tassa sugli stranieri, siano essi titolari di permesso da lungo-soggiornati o di altro titolo di soggiorno.

Da oggi il contributo non è più dovuto anche se è probabile che l’amministrazione sia impreparata ad accogliere l’esito della Sentenza nonostante non siano previsti altri atti amministrativi per applicarne gli effetti. È necessario interloquire con le strutture della PA sollecitandole ad adeguarsi e a non richiedere il versamento del contributo per i permessi in rinnovo e rilascio da oggi.

Nel frattempo è indispensabile proseguire e intensificare l’azione già avviata con i ricorsi e con le cause per richiesta di restituzione di quanto già pagato. Occorre che non si perda l’occasione per rivendicare attenzione a questi temi e ribadire che l'azione di Patronato e sindacato nella difesa dei diritti non ha confini. È inoltre importante che si vigili e ci si adoperi affinché questa occasione non diventi una opportunità per i soliti faccendieri per speculare sul diritto degli immigrati coprendo spazi lasciati non presidiati.

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