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5 marzo, lo Spi in piazza Navona: 'Il governo cambi rotta'

3 Marzo 2009
Manifestazione nazionale dei pensionati Cgil

I pensionati della Cgil a saranno ancora una volta in piazza a Roma, il prossimo giovedi’ 5 marzo, per una nuova stagione di rivendicazioni nei confronti del governo.

A Piazza Navona lo Spi rilancera’ la richiesta di un futuro piu’ dignitoso per la terza eta’, a cominciare dall’aspetto economico, che in questo momento rappresenta sia per i pensionati che per i lavoratori dipendenti la vera priorita’.

Finora le misure economiche individuate dal governo per sostenere le fasce piu’ deboli sono state del tutto inadeguate e sbagliate. Lo si vede tutti i giorni, anche nelle sedi del sindacato, dove tanti anziani arrivano a chiedere informazioni su come usare quella imbarazzante social card, che esclude l’84% degli anziani poveri, che vivono con meno di 800 euro al mese ed hanno paura di scoprire che dentro quella tessera non ci sono i soldi che si aspettavano.

I bonus e gli una tantum non sono sufficienti, occorrono provvedimenti strutturali. Per questo motivo lo Spi mette al primo posto l’estensione della quattordicesima anche ai pensionati che superano i 700 euro. La tappa successiva e’ adeguare le pensioni al costo della vita, perché e’ evidente che il vecchio meccanismo non funziona piu’. Per non parlare del drenaggio fiscale, una sorta di tassa occulta che si abbatte sugli aumenti delle pensioni, riducendo ulteriormente il potere di acquisto: anche questa impostazione deve essere superata.

Inoltre, il sindacato pensionati della Cgil chiede che le detrazioni fiscali siano aumentate per tutte le pensioni, anche quelle piu’ basse.

La vera emergenza e’, in ultima analisi, l’aumento dei redditi da pensione, che a causa dei costanti aumenti dei beni di prima necessita’, come generi alimentari, trasporti, tariffe, casa, continuano a perdere potere d’acquisto, portando alle stelle il costo della vita. Il risultato e’ che cresce il numero degli anziani sempre piu’ poveri, incrementando il fenomeno dell’esclusione sociale.

I pensionati della Cgil, infine, con la manifestazione nazionale del 5 marzo, intendono da un lato sollecitare interventi forti in tema di sanita’ e assistenza, a partire dalla restituzione di risorse agli enti locali che oggi, a fronte dei tagli del governo, si trovano in gravi difficolta’; e, dall’altro, rivendicare finalmente la legge per la non autosufficienza, per dare sostegno a quei 3 milioni di famiglie con anziani o disabili che al momento non godono di servizi e sostegno al reddito, tranne che per fondi specifici destinati a quelle famiglie (attivati pero’ solo in poche regioni, tra cui l’Emilia-Romagna).

Per rispondere concretamente alla grave crisi economica in corso, secondo lo Spi Cgil, il governo deve decidersi cambiare le sue scelte, come hanno fatto molti altri Paesi, in modo che non siano solamente pensionati e lavoratori a pagare il prezzo piu’ alto.

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