Questo sito non utilizza cookie per le proprie funzionalità o per mandarti pubblicità. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie tecnici per la gestione del sito. Per saperne di più clicca qui.
CGILParma.it


ISCRIVITI ALLA CGIL


Venerdì 26 Aprile 2024
HOME PAGE
CATEGORIE
SERVIZI
CHI SIAMO
ORARI-SEDI-TELEFONI
CONTATTACI

"40 anni sulle orme di Fernando Santi"

9 Settembre 2009
Guglielmo Epifani a Parma il 15 settembre nel quarantennale della scomparsa del grande leader sindacale

“Il benessere che vogliamo conquistare per i lavoratori non è fine a se stesso. È una condizione per una dignità più umana e sociale senza la quale l’uomo – che per noi è il fine di tutte le cose – si sente lo stesso umiliato e offeso, estraneo al consorzio civile, nemico agli altri e a se stesso” (dal resoconto di Sandro Pertini “In ricordo di Fernando Santi”, seduta Camera dei Deputati del 23 ottobre 1969).

 

 

Il prossimo 15 settembre ricorre il quarantennale della scomparsa del grande sindacalista di origini parmigiane Fernando Santi, uno dei padri del socialismo europeo. L’attualità del suo pensiero, della sua azione, del suo modo di intendere il riformismo e l’unità sindacale, fanno ancora oggi di Santi una figura cui richiamarsi, un punto di riferimento non solo per il movimento operaio e per il mondo del lavoro in generale.

 

Proprio per ricordare il suo impegno e la sua lezione, martedì 15 settembre, alle ore 16.30, il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, sarà a Parma, dove interverrà al convegno “40 anni sulle orme di Fernando Santi”, organizzato dalla Cgil provinciale con il patrocinio della Provincia di Parma e del Comune di Parma, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Di Vittorio e la Fondazione Argentina Bonetti Altobelli e il contributo del Centro Medico Sant’Apollonia.

 

La commemorazione, aperta al pubblico, avrà luogo nel prestigioso Auditorium della Madonna del Carmine, nelle adiacenze del Conservatorio “Boito”. Si aprirà con un convegno, presieduto da Paolo Bertoletti, segretario generale della Cgil di Parma, che vedrà i contributi del sindaco di Parma, Pietro Vignali, del presidente della Provincia, Vincenzo Bernazzoli, e di Adolfo Pepe, direttore della Fondazione Di Vittorio, oltre a quello del segretario generale Cgil, Guglielmo Epifani.

 

Nella serata sarà possibile assistere gratuitamente, previa prenotazione allo 0521/297703, ad un “Ricordo in musica per Fernando Santi”. Il concerto avrà inizio alle ore 21 e sarà eseguito dall’ensemble “Il teatro delle note” , diretto da Viktoria Borissova. Saranno proposti brani di Bach, Paganini e Shostakovitch, oltre ad un intermezzo con la voce narrante di Giancarlo Ilari.

 

Contestualmente, nella cappella grande dell’Auditorum, sarà possibile visitare la mostra “Con il passo dei più deboli. Argentina Altobelli e i suoi tempi”.

 

 

FERNANDO SANTI: BREVE BIOGRAFIA

 

Fernando Santi nasce il 13 novembre 1902 a Golese di Parma, da una famiglia di contadini. A sedici anni aderisce al Partito Socialista e a venti è nominato segretario della Camera del Lavoro di Parma. Nel 1925 diventa segretario della Camera del Lavoro di Torino.

Perseguitato dal Fascismo, nel ’34 è costretto ad espatriare in Svizzera: mantiene clandestinamente i contatti con i compagni rimasti in Italia e, per guadagnarsi da vivere, fa il rappresentante per una ditta di profumi francesi.

Rientra nella penisola ma viene subito rinchiuso a San Vittore. È quindi costretto a riparare nuovamente a Lugano. Tornato in Italia, nel 1945 partecipa all’insurrezione milanese del 25 aprile. Insieme a Guido Mazzali pubblica il primo numero de “L’Avanti!” e, per pochi mesi, dirige “Battaglie del Lavoro”, il giornale della Camera del Lavoro di Milano. Nel ’47, al primo congresso nazionale unitario della Cgil, viene eletto segretario nazionale per la corrente socialista. L’obiettivo del suo lavoro, in questi anni e nei successivi, è l’unità del sindacato.

L’anno seguente viene eletto deputato nella circoscrizione di Parma, Modena, Piacenza e Reggio Emilia. Al congresso Cgil del ’49 si batte per una stretta collaborazione con i comunisti sul piano sociale e sindacale. Nel congresso del ’56 sostiene che i lavoratori non devono subire passivamente l’istituzione di nuove tecniche e nuove forme di organizzazione del lavoro ma devono compiere uno sforzo perché tali tecniche non si rivolgano contro di loro. Viene riconfermato deputato altre tre volte. L’ultima nel 1963. Nel 1965 è costretto a dimettersi  dalla segreteria Cgil per motivi di salute. Morirà il 15 settembre del 1969.

CONDIVIDI


SU WHATSAPP
SU TWITTER
SU FACEBOOK




A cura dell'Ufficio Stampa e del Centro Sistemi Informativi CGIL di Parma © Copyright 2000-2024
Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome