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28 settembre, sciopero generale dei servizi pubblici

25 Settembre 2012
“Abbiamo già dato”: FP CGIL, FLC CGIL, UIL PA, UIL FPL e UIL RUA contro la "spending review"

“La decisione di proclamare una giornata di sciopero generale dei servizi pubblici per il prossimo 28 settembre è il naturale sbocco di un lungo percorso di mobilitazione che la CGIL, la FLC CGIL e la FP CGIL hanno messo in campo, e a cui anche le sigle di categoria della UIL hanno aderito, in opposizione alle scelte del Governo Monti sul lavoro pubblico. Il decreto “spending review”, convertito in legge ad agosto, è l’atto, forse nemmeno l’ultimo, di una serie di interventi di natura finanziaria che, a cominciare dal precedente decreto “salva-Italia”, hanno operato su di un'unica direttrice di marcia: il restringimento dei perimetri e degli spazi pubblici quali pre-condizioni per la completa liberalizzazione/privatizzazione delle attività pubbliche.

 

Tutto ciò aggravato, se mai fosse stato possibile, dall’ipocrita e a tratti schizofrenico comportamento del Governo sul sistema delle relazioni con le parti sociali: la gestione da parte dell’Esecutivo dell’accordo del 3 maggio scorso sul lavoro pubblico è, alla luce di ciò che è successo dopo quella data, la conferma di una precisa volontà di perseguire non un obiettivo di razionalizzazione e miglioramento dell’azione pubblica, ma, al contrario, di ridimensionamento e destrutturazione delle Pubbliche Amministrazioni, dei servizi pubblici in generale.

 

La “spending review” del Governo, in assoluta coerenza con l’impostazione dei provvedimenti precedenti, consegna a tutti noi, al Paese, ai cittadini una riflessione che lo sciopero generale si incarica di contrastare: l’idea che, lungi dal voler riformare, riorganizzare, migliorare l’azione pubblica, gli interventi governativi perseguono la ridefinizione del sistema, il ridisegno del welfare attraverso un nuovo rapporto fra cittadini e diritti, fra bisogni e tutele, fra pubblico e privato.

 

La mobilitazione, lo sciopero del 28 settembre e le iniziative che seguiranno rivendicano, quindi, un ripensamento radicale degli interventi assunti nei provvedimenti “spending”, a cominciare dalle questioni legate ai livelli occupazionali (precari/esuberi), e si incaricano di favorire una migliore lettura, per la politica, per i cittadini, per i giovani e i pensionati, circa la reale portata delle politiche del Governo sul lavoro pubblico: la distruzione di un modello sociale che, pur con le difficoltà che nessuno disconosce, ha fondato i suoi architravi sull’universalità delle prestazioni, sull’inclusione e sulla tutela sociale, sul sistema dei diritti di cittadinanza, sul lavoro.

 

Le proposte della CGIL sono note come altrettanto chiara è la disponibilità ad aprire una stagione di confronto per una vera e funzionale riorganizzazione della macchina pubblica complessivamente intesa: l’accordo del 3 maggio, i suoi principi, gli obiettivi che dichiarava di perseguire sono tuttora validi.

 

Lo sciopero generale del 28 settembre è anche una occasione per rilanciare un’idea di riorganizzazione e valorizzazione del lavoro pubblico in risposta agli effetti devastanti della crisi in atto: rimettere al centro i cittadini, i giovani, i pensionati, i precari e i disoccupati, i loro bisogni, la loro maggiore richiesta di tutela e protezione sociale è la grande sfida che lo sciopero si incarica di lanciare al Governo. Lanciarla insieme alle categorie della UIL è il grande valore aggiunto di questa mobilitazione.

 

La manifestazione avrà luogo a Roma, in piazza Esedra, a partire dalle ore 9.00. I pullman partiranno anche da Parma, con ritrovo alle ore 1.00 di sabato 28 settembre, dal piazzale antistante la Camera del Lavoro in via Casati Confalonieri, 5/a. È ancora possibile prenotare i posti chiamando lo 0521/297688 o inviando una mail a marzia_pisani@er.cgil.it.

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