28 gennaio, sciopero lavoratori Consorzio Agrario di Parma

I sindacati unitari di categoria invitano anche al presidio per il contratto nazionale

I dipendenti del Consorzio Agrario di Parma aderiscono allo sciopero unitario indetto dalle sigle sindacali nazionali a seguito della rottura delle trattative sul rinnovo del Ccnl. Considerano inammissibile che dopo mesi di trattative e incontri in cui si è dibattuto anche proficuamente sulla parte normativa, la controparte dichiari di non avere la minima disponibilità a parlare di aumento economico.

Il primo compito del contratto nazionale è quello di restituire potere d’acquisto ai salari ed è dunque inaccettabile che Assocap si giustifichi dicendo che i Consorzi stanno vivendo una crisi straordinaria per la quale si sta facendo di tutto per evitare di licenziare.

Parma, come altre realtà del territorio nazionale, è la dimostrazione che i licenziamenti ci sono eccome. Già dal primo di gennaio una ventina di dipendenti di una società scaturita dal Consorzio, pur con accordo di mobilità, sono rimasti a casa e probabilmente così avverrà ad aprile per altrettanti dipendenti del Consorzio stesso.

La causa di tutto ciò non la si può semplicemente imputare al difficile contesto economico ma alla mala gestione e all’incompetenza degli amministratori, che a Parma sono stati esautorati dall’incarico con la nomina di un commissario governativo che ha evitato, per ora, il fallimento.

Per questo il 28 gennaio i dipendenti sciopereranno e si riuniranno in presidio davanti all’ingresso del Consorzio Agrario per dimostrare tutta la loro rabbia e chiedere che riprendano le trattative.