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23 maggio, scioperano i lavoratori di Panorama

22 Maggio 2008
Panorama S.p.A. ha aperto una procedura di mobilità, sostenendo di dover ridurre 500.000 ore di lavoro, che corrispondono a 227,60 full time equivalent...

Panorama S.p.A. ha aperto una procedura di mobilità, sostenendo di dover ridurre 500.000 ore di lavoro, che corrispondono a 227,60 full time equivalent, poiché l’azienda ha dichiarato di essere in crisi e ha la necessità di ridurre i costi. La società ha inoltre disdettato il contratto integrativo, ritenendolo troppo “oneroso”.

Anche sulla provincia di Parma sono stati dichiarati esuberi di personale.

Tuttavia, secondo i sindacati di categoria il progetto di rilancio non è chiaro. Se da un lato l’azienda continua ad investire in nuovi ipermercati, dall’altro le disfunzioni e i disservizi sono all’ordine del giorno e non si risolvono tagliando in modo così drastico il personale. A meno che l’azienda non abbia intenzioni di terziarizzare o appaltare reparti interi, e gestire il personale con la massima flessibilità, decisioni queste che troverebbe il sindacato decisamente contrario.

Le organizzazioni sindacali contestano sia il numero degli esuberi e sia le ricadute che gli stessi avrebbero sull’organizzazione del lavoro e sul servizio alla clientela. È noto che i disservizi alla clientela sono già oggi pesanti: i prezzi della merce spesso non passano alle casse e ciò comporta lunghe file dei clienti; i prezzi sugli scontrini spesso non coincidono con quelli esposti e ciò produce lamentele da parte dei clienti, così come è stato fatto notare che in alcune ore del giorno in alcuni ipermercati (ove ci sono esuberi) reparti quali pescheria o gastronomia sono costretti a chiudere per mancanza di personale. Per non parlare dei capi reparto che sono costretti a svolgere mansioni di livello inferiore perché manca personale alle casse o in allestimento.

L’azienda, pur convenendo sulla necessità di sistemare tutte le disfunzioni da denunciate, ha ribadito che è necessario ridurre il personale perché occorre contenere i costi.

Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs-UIL, unitamente al coordinamento nazionale delle RSU/RSA, non condividono questa impostazione e per questo hanno proclamato 8 ore di sciopero che a Parma saranno effettuate venerdì 23 maggio, in occasione dell’incontro che si terrà al Ministero del Lavoro.
Nella stessa mattinata i lavoratori svolgeranno un presidio davanti al punto vendita di Via Silvio Pellico.

La protesta ha principalmente l’obiettivo di indurre l’azienda ad elaborare un piano di rilancio commerciale che non passi unicamente da scorciatoie legate al recupero dei costi, ma che guardi al futuro; per la difesa dell’occupazione, per fornire un servizio qualificato alla clientela e a sostegno del contratto integrativo aziendale.

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