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23 luglio, due ore di sciopero alla Arquati

21 Luglio 2009
Fillea, Filca e Feneal, iniseme alla RSU, protestano a sostegno della continuità produttiva del sito di Castellaro e del mantenimento occupazionale dello stesso

FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL, insieme alla Rsu della Arquati Srl, hanno proclamato per il prossimo giovedì 23 luglio, dalle ore 8 alle ore 10, due ore di sciopero a sostegno della continuità produttiva del sito di Castellaro e del mantenimento occupazionale dello stesso.

 

La decisione del fondo Synergo di mettere in liquidazione la società Synpa e conseguentemente l’Arquati Srl, comunicata alla Rsu e ai sindacati di categoria in modo improvviso in un incontro convocato dall’azienda lo scorso 15 luglio (mentre il 4 giugno l’azienda aveva dato assicurazioni di re-industrializzazione); le poche informazioni ricevute durante l’incontro in merito al futuro dello stabilimento; la preoccupazione di una gestione in liquidazione per quanto riguarda le retribuzioni; i dubbi sulla continuità aziendale, tutto ciò desta nelle lavoratrici e lavoratori, che hanno sempre sostenuto l’azienda, un enorme timore per il futuro.

 

Tutto questo nonostante la stagione, a detta degli stessi amministratori, abbia dato buoni risultati.

 

Le organizzazioni di categoria chiedono dunque all’azienda di aderire al tavolo di crisi in Provincia, di cui è già stata chiesta l’apertura, mentre hanno già sollecitato il fondo Synergo affinché continui a sostenere economicamente l’azienda in questo momento delicatissimo, ripensando eventualmente alle strategie di mercato e facendo leva sugli istituti di credito per garantire l’operatività del sito.

 

Nella stessa mattinata di giovedì 23 luglio, alle ore 9.30, si terrà una CONFERENZA STAMPA in occasione della quale saranno forniti gli ultimi aggiornamenti sull’andamento della vicenda.


Per ricostruire la vicenda…

 

La Arquati entra in amministrazione straordinaria nel 2004, salvandosi così dal fallimento, e viene rilevata dal gruppo finanziario Synergo, che assieme al socio di minoranza Parà fonda la Synpa, società di 44 controllate fra le quali l’Arquati spa, che diventata successivamente Arquati srl. Fino al luglio 2008 amministratore delegato della società sarà il dott. V. Orlando, seguito fino a oggi dal dott. Ferrando. Dalla messa in liquidazione (13 luglio 2009 ) il responsabile è il liquidatore dott. Ermes Sani.

La vicenda della amministrazione straordinaria ha visto il sindacato come parte attiva anche presso il ministero.

La gestione orlando (2004/2008 ) si è caratterizzata per la volontà di portare in attivo la società con un approccio imprenditorial , individuando nell’assemblaggio della tende da sole il core business e tentando di aprirsi ad altre nicchie di mercato con prodotti per il sole. La gestione Orlando ha visto l’apertura di tre procedure di mobilità volontaria, e di un accordo di flessibilità. A questo si aggiungono accordi di cassa integrazione. Le OO.SS. sempre molto responsabilmente hanno seguito l’azienda anche in passi molto faticos,i soprattutto per i lavoratori di volta in volta interessati alla mobilità, alla flessibilità e alle cig. e hanno sempre promosso incontri costanti con i lavoratori e l'azienda per monitorare l'andamento. Nel 2007 è stato rinnovato il contratto aziendale come segno di fiducia della stessa azienda firmataria.

Le OO.SS. e l’Rsu in questi anni, ad  entrambe le gestioni, hanno ripetutamente chiesto di poter approfondire un piano industriale per l’azienda che è sempre stato solo accennato ma mai approcciato con dati certi. In particolar modo con l’ingresso del nuovo ad dott. Ferrando dal settembre scorso questa richiesta è sempre stata evasa, rimandando la decisione ai successi della stagione tende 2009, che era conditio sine qua non per sottoporre il piano al fondo d'investimento

Alla fine di maggio circolavano voci in azienda, si riteneva che fosse in vista un radicale processo di ristrutturazione, cosa che destò allarme nei lavoratori. In presenza dell'Upi la dirigenza Arquati smentiva, in un incontro apposito tenutosi il 4 giugno, che vi fossero ristrutturazioni prevedibili a breve termine e che anzi il lavoro che il management stava attuando era quello di trasformare l'assetto della Arquati srl da impresa puramente commerciale in industria di semi assemblaggio di modelli di tende da sole progettate in esclusiva per Arquati srl. Questo con positive ricadute per la stabilizzazione del sito e della occupazione. Veniva data grande importanza all'andamento della stagione marzo/luglio, che si sta rivelando effettivamente positiva, e a questo proposito l'azienda ha messo in atto sia un regime di orario di flessibilità già da aprile 09 e sia assunzioni a tempo determinato per far fronte alla produzione. Va precisato che l'azienda da gennaio a questa parte non ha fatto un'ora sola di cig.

A distanza di un mese dall’incontro del 4 giugno, il 9 luglio l'azienda convocava le OO.SS. per una comunicazione importante, ovvero la messa in liquidazione dell'azienda.

Motivo: manca la volontà di ricapitalizzare il passivo del gruppo (bilancio consolidato delle società appartenenti al gruppo Synpa tra cui l'Arquati srl). Ill fondo si tira fuori e lascia al liquidatore l'onere di vendere (liquidare) le proprietà della Aarquati srl, che si riducono ad oggi al marchio e al know how. Nell'incontro del 15 luglio l'azienda comunica di stare lavorando ad una ipotesi di cessione di ramo d'azienda non entrando nel merito se non dicendo che l'operazione si concluderebbe a settembre. Ma non è chiaro quale sia l'esito dell'operazione (fallimento, vendita del marchio, cessione del ramo d'azienda) e le condizioni di questo passaggio. L'azienda ritiene di poter dare maggiori dettagli in un incontro già calendarizzato per il 30 luglio. Nel frattempo la preoccupazione per la repentina decisione dell'azienda, le problematiche connesse alla scarsa liquidità aziendale, l'incertezza del dopo ferie hanno profondamente scosso i lavoratori che scenderanno in sciopero giovedì prossimo con una fermata di due ore con presidio

Oltre alla richiesta di aprire un tavolo presso la Provincia, nella giornata di ieri, 20 giugno, i sindacati hanno già avuto un incontro con il Sindaco di Sala Baganza.

 

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