A Salsomaggiore presidio contro i licenziamenti
Il 22 Ottobre
scioperano per l'intera giornata i lavoratori del settore termale per il
rinnovo del contratto nazionale, scaduto da ormai tre anni. All'ultimo incontro
di trattativa Federterme ha ribadito richieste pesanti e inaccettabili per i
lavoratori, quali ad esempio il taglio
sulla copertura dei primi tre giorni di malattia e l'ampliamento della sfera di
applicazione del contratto alle strutture alberghiere che utilizzano acque
termali.
Il negoziato ha
registrato una rottura dopo un confronto lentissimo con una controparte che
finora non è stata in grado di fare proposte serie per un settore in difficoltà
su tutto il territorio nazionale, che avrebbe l'urgente necessità di investire
su qualità del servizio, formazione professionale, piani integrati di sviluppo
del turismo per poter cogliere il cambiamento del settore che oggi non è più solo
il termalismo di cura degli anni '70 e '80 ma è maggiormente indirizzato alla
prevenzione, alla riabilitazione e al benessere.
Sul nostro
territorio intanto la crisi e la mancanza di capacità di gestione di questi
anni, unite all'assenza di progetti territoriali per il turismo, stanno
rendendo sempre più pesante la crisi degli stabilimenti termali di
Salsomaggiore Terme e Tabiano, i Centri di cura termale e l'indotto.
A Salsomaggiore le
lavoratrici ed i lavoratori del termale scioperano per chiedere la tutela dei
livelli occupazionali: dopo anni di crisi e dura cassa integrazione a Terme di
Salsomaggiore e Tabiano Spa, il nuovo gruppo dirigente ha aperto una procedura
di mobilità per oltre un terzo del personale (81 persone), senza contare che il
centro termale “Il Baistrocchi” viene posto in vendita.
FILCAMS CGIL,
FISASCAT CISL e UILTUCS UIL si mobilitano con i lavoratori per difendere il
contratto e l'occupazione, chiedere il ritiro della procedura di mobilità ed
una vera discussione, clausole per la salvaguardia dei livelli occupazionali e
delle tutele contrattuali nel bando di vendita del Baistrocchi. Chiedono
inoltre che il tavolo di crisi già convocato presso il Comune di Salso sia un
tavolo permanente in cui discutere le questioni di entrambe le aziende. Il
tutto a salvaguardia del valore delle Terme, di Salsomaggiore e la sua
economia.
Per sostenere
queste rivendicazioni i delegati e le organizzazioni sindacali invitano tutti i
lavoratori del settore alla mobilitazione, con ritrovo al Centro Termale “il
Baistrocchi” alle ore 9, per proseguire poi per gli stabilimenti termali e
terminare l'iniziativa davanti al Municipio.