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22 ottobre, sciopero nazionale lavoratori termali

21 Ottobre 2014
A Salsomaggiore presidio contro i licenziamenti

Il 22 Ottobre scioperano per l'intera giornata i lavoratori del settore termale per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da ormai tre anni. All'ultimo incontro di trattativa Federterme ha ribadito richieste pesanti e inaccettabili per i lavoratori,  quali ad esempio il taglio sulla copertura dei primi tre giorni di malattia e l'ampliamento della sfera di applicazione del contratto alle strutture alberghiere che utilizzano acque termali.

 

Il negoziato ha registrato una rottura dopo un confronto lentissimo con una controparte che finora non è stata in grado di fare proposte serie per un settore in difficoltà su tutto il territorio nazionale, che avrebbe l'urgente necessità di investire su qualità del servizio, formazione professionale, piani integrati di sviluppo del turismo per poter cogliere il cambiamento del settore che oggi non è più solo il termalismo di cura degli anni '70 e '80 ma è maggiormente indirizzato alla prevenzione, alla riabilitazione e al benessere.

 

Sul nostro territorio intanto la crisi e la mancanza di capacità di gestione di questi anni, unite all'assenza di progetti territoriali per il turismo, stanno rendendo sempre più pesante la crisi degli stabilimenti termali di Salsomaggiore Terme e Tabiano, i Centri di cura termale e l'indotto.

 

A Salsomaggiore le lavoratrici ed i lavoratori del termale scioperano per chiedere la tutela dei livelli occupazionali: dopo anni di crisi e dura cassa integrazione a Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa, il nuovo gruppo dirigente ha aperto una procedura di mobilità per oltre un terzo del personale (81 persone), senza contare che il centro termale “Il Baistrocchi” viene posto in vendita.

 

FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL si mobilitano con i lavoratori per difendere il contratto e l'occupazione, chiedere il ritiro della procedura di mobilità ed una vera discussione, clausole per la salvaguardia dei livelli occupazionali e delle tutele contrattuali nel bando di vendita del Baistrocchi. Chiedono inoltre che il tavolo di crisi già convocato presso il Comune di Salso sia un tavolo permanente in cui discutere le questioni di entrambe le aziende. Il tutto a salvaguardia del valore delle Terme, di Salsomaggiore e la sua economia.

 

Per sostenere queste rivendicazioni i delegati e le organizzazioni sindacali invitano tutti i lavoratori del settore alla mobilitazione, con ritrovo al Centro Termale “il Baistrocchi” alle ore 9, per proseguire poi per gli stabilimenti termali e terminare l'iniziativa davanti al Municipio.

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