Il sindacato polizia parla di stalking e violenza sulle donne
“Non siamo sole. Stalking e violenza sulla donne”: questo il tema, forse anche l’auspicio, che i due sindacati di polizia di area confederale SILP per la CGIL e SIULP hanno scelto per un convegno centrato sulle nuove norme contro la violenza di genere, per migliorarne la conoscenza e aiutare a rompere l’isolamento delle donne che hanno dovuto sempre subirla.
Di questo si
parlerà giovedì 21 novembre 2013,
alle ore 16.00, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi
di Parma (via Università, 12), in un incontro, organizzato con il fondamentale
contributo del Dipartimento di
Giurisprudenza dell’Università degli Studi, che intende offrire un’analisi
delle tantissime, spesso poco visibili, sfaccettature della violenza di genere.
Dopo una brevissima
introduzione di Daniele STEFANÌ, Segretario
Regionale del SILP CGIL, fondamentali saranno gli interventi di Alberto
CADOPPI, Professore ordinario di Diritto penale nell'Università di Parma, Lucia RUSSO, Sostituto Procuratore
presso
Il compito di
tirare le conclusioni della giornata di studio spetterà agli interventi degli Assessori
alle Politiche Sociali Laura ROSSI e Marcella SACCANI.
L’iniziativa, che
si colloca non a caso a ridosso del 25
novembre, Giornata internazionale
per l’eliminazione della violenza contro le donne, è rivolto a professionisti e operatori che
lavorano nel campo dello stalking e della violenza contro le donne, provenienti
dall’ambito giudiziario, sociale, sanitario, scolastico, oltre che
dall’associazionismo di sostegno e di servizio e dai centri anti-violenza. Gli
obiettivi, che si prefigge questo appuntamento, sono quelli di offrire una
formazione agli operatori ed ai professionisti impegnati nel campo della
violenza contro le donne, con particolare riguardo alle nuove norme sugli atti
persecutori e alle nuove prospettive di studio e ricerca su questo diffuso
fenomeno; la creazione di una buona sinergia fra le forze dell’ordine, gli
Uffici di Procura e i centri di accoglienza delle donne vittime; ed infine, con percorsi mirati, offrire alle
donne gli strumenti per aiutarle a sganciarsi dalla relazione violenta,
allontanandole dal pericolo, tutelando i figli e rafforzando le loro scelte,
offrendo sostegno e percorsi di autonomia.