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20 aprile, sciopero unitario dei lavoratori metalmeccanici

19 Aprile 2016
Per FIOM, FIM e UILM l'obiettivo di Federmeccanica è "cancellare il contratto nazionale di lavoro"

Ancora 24 ore e poi sarà sciopero generale. È iniziata una settimana “calda” per il milione e mezzo di metalmeccanici italiani, in vista dell’astensione dal lavoro di quattro ore proclamata da FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL per mercoledì 20 aprile a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto collettivo nazionale.

A motivare lo stop, il primo unitario dopo otto anni di divisioni e accordi separati, è l’atteggiamento di Federmeccanica. Dopo oltre sei mesi di trattativa, l’associazione degli industriali non sembra voler recedere dalla proposta di introdurre un nuovo sistema contrattuale che non riconosce alcun aumento al 95 per cento dei lavoratori. In gioco c'è di fatto il tyentativo di riscrivere le regole, cancellando lettereralmente il contratto nazionale di lavoro e la sua funzione, ovvero la tutela della qualità della vita e della capacità d'acquisto del lavoroatore. FIOM, FIM e UILM chiedono invece un contratto nazionale “che garantisca il reale potere d'acquisto del salario per tutti i metalmeccanici, che estenda la contrattazione aziendale a chi non ce  l'ha e che tuteli tutte le forme di lavoro”.

Nel merito, le inaccettabili proposte di Federmeccanica prevedono: nessun aumento salariale per l'anno 2016 (di fatto si escludono per i prossimi anni incrementi per la maggioranza dei lavoratori) e assorbimento di superminimi e premi aziendali; maturazione di permessi e maggiorazione degli straordinari solo dopo l'effettiva prestazione di 40 ore di lavoro (ciò significa che i periodi di malattia penalizzeranno maturazione di permessi e straordinari); chiusura tiotale sulle materie di Appalti e  Jobs Act, e poco e niente sulle richieste di Salute e Sicurezza; nessun passaggio di inquadramento automatico né scatti di anzianità.

A Parma la protesta (che per i lavoratori normalisti interesserà le prime 4 ore e per i turnisti le ultime 4 ore di ogni turno) vedrà anche un presidio davanti alla sede dell'Unione Parmense Industriali, in strada al Ponte Caprazzucca, 6 a Parma, a partire dalle ore 9.30.

 

LA STAMPA È INVITATA A SEGUIRE IL PRESIDIO.

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