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1° giugno, pensionati in piazza a Roma

28 Maggio 2019
Con SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL al motto di "Dateci retta"

Il 1° giugno, a partire dalle ore 10, i sindacati dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL danno appuntamento a tutti i cittadini in Piazza San Giovanni a Roma per una mobilitazione nazionale che ha scelto come slogan "Dateci retta".

“I pensionati sono stanchi di essere usati come un bancomat dal governo. Sono stati presi 3,5 miliardi di euro dalle loro tasche, con il taglio della rivalutazione delle pensioni", dichiara Valentina Anelli, segretaria generale dello SPI CGIL di Parma. "Questo sabato in piazza San Giovanni a Roma ci saranno tante pensionati e pensionate, anche da Parma, per dire che meritano rispetto e ascolto. Per ribadire che l'adeguamento delle pensioni al costo della vita non è un privilegio, ma un diritto. Per chiedere una legge nazionale sulla non autosufficienza e per sostenere le future pensioni dei giovani”.

“La manifestazione segue di pochi giorni il voto delle elezioni europee - aggiunge Valentina Anelli –, siamo preoccupati dalle spinte nazionaliste e sovraniste. L'Europa è in difficoltà, ma va difesa e migliorata, non distrutta. Non bisogna tornare indietro. Vogliamo un'Europa dei popoli, solidale, fondata sui diritti, non un'Europa divisa e debole. Sulla situazione italiana pensiamo sia giunto il momento che il centro sinistra trovi i temi e il modo di fare sintesi delle diverse posizioni interne, per proporre agli italiani una idea di società democratica solidale ed inclusiva. Prendendo spunto dalla capacità di fare sintesi che i sindacati confederali hanno avuto la forza e la volontà di ricercare, per il bene dei lavoratori e dei pensionati di questo paese”.

Dopo le tre grandi assemblee del 9 maggio a Padova, Roma e Napoli, i sindacati unitari dei pensionati dunque si mobilitano per protestare contro la totale mancanza di attenzione nei loro confronti da parte del governo. In particolare, si 
battono contro il blocco delle rivalutazioni delle pensioni e per una riforma effettiva della previdenza oltre che per una sanità pubblica universale.

L'unica misura messa in campo - denunciano i sindacati - è stata quella del taglio della rivalutazione, partita dal 1° aprile e a cui si aggiungerà un corposo conguaglio che i pensionati dovranno restituire a giugno. La tanto sbandierata pensione di cittadinanza invece finirà per riguardare un numero molto limitato di persone e non basterà ad affrontare il tema della povertà. Nulla è stato previsto inoltre sul fronte delle tasse, che i pensionati pagano in misura maggiore rispetto ai lavoratori dipendenti, e tanto meno sulla sanità, sull'assistenza e sulla non autosufficienza, che sono temi di straordinaria rilevanza per la vita delle persone anziane e delle loro famiglie e che necessiterebbero quindi di interventi e di risorse.

I punti rivendicativi dei pensionati riguardano:

LA TUTELA DELLE PENSIONI → Perché questo governo ha tagliato la rivalutazione riducendo così ancora una volta il nostro potere d’acquisto; → Perché bisogna ricostituire il montante come base di calcolo per chi ha subito il blocco; → Perché la platea dei beneficiari della 14esima deve essere aumentata; → Perché la previdenza deve essere separata dall’assistenza.

LA LEGGE SULLA NON AUTOSUFFICIENZA → Perché il numero delle persone non autosufficienti cresce anno dopo anno; → Perché milioni di famiglie sono in difficoltà; → Perché è un’emergenza nazionale e servono più risorse; → Perché bisogna definire livelli essenziali uniformi in tutto il territorio nazionale;

L'INVECCHIAMENTO ATTIVO E IN SALUTE → Perché gli anziani di oggi e di domani sono una risorsa e non un peso.

IL DIRITTO A CURARSI → Perché la nostra società sta invecchiando e servono risposte; → Perché in questi anni è aumentato il numero delle persone che hanno rinunciato a curarsi; → Perché il Servizio Sanitario Nazionale deve essere adeguatamente finanziato; → Perché bisogna superare le liste d’attesa e abolire i ticket; → Perché i Livelli essenziali di assistenza sanitaria devono essere garantiti in tutto il Paese; → Perché bisogna investire nella medicina del territorio, nelle cure intermedie e nella domiciliarità; → Perché gli ospedali debbono funzionare bene in ogni parte del Paese.

LA RIDUZIONE DELLE TASSE → Perché paghiamo più di tutti i pensionati d’Europa; → Perché le risorse recuperate dalla lotta all’evasione e all’elusione devono essere destinate alla riduzione della pressione fiscale sui pensionati e sui lavoratori.

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