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1° Festival della Longevità: il trasporto sociale al centro della riflessione sull'aumento delle aspettative di vita

23 Novembre 2019
Nella provincia di Parma 44 mila ultra 65enni ma Auser rischia di dover sospendere il servizio per mancanza di risorse

L’aumento dei nuclei monofamigliari, la limitata capacità di spesa del sistema pubblico e le difficoltà che incontrano le associazioni di volontariato nel reperire nuove forze pongono una serie di quesiti sul futuro del trasporto sociale, un importante servizio che, con l’aumento dell’aspettativa di vita, si renderà sempre più necessario. Nella provincia di Parma gli over 65 rappresentano il 22,43% della popolazione e l’Emilia Romagna si attesta tra le regioni più longeve d’Italia. Tutti ottimi motivi per fare del trasporto sociale, che non è solo soddisfazione della necessità di recarsi in un posto ma anche “accompagnamento e antidoto alla solitudine”, secondo il presidente Auser regionale, Fausto Viviani, una priorità per il benessere della terza età. Proprio Auser, che con il servizio “Filo d’argento” offre questa opportunità da 20 anni, grazie all’impegno di tanti volontari, ha lanciato però l’allarme, questa mattina, nel corso del 1° Festival della Longevità: “Abbiamo un rapporto convenzionale –ha spiegato il presidente Arnaldo Ziveri- con 32 comuni della provincia in cui nel 2018 abbiamo svolto un totale di 63mila interventi di trasporto. A Parma, dove svolgiamo il servizio tramite l’accordo “Memoria e Futuro” con altre associazioni del territorio, potremmo essere costretti a sospendere l’attività a fine anno, per mancanza di fondi. Il contributo totale dell’amministrazione è di 13 mila euro annui, ma i mezzi di trasporto utilizzati, contrariamente a quanto accade negli altri comuni, sono di nostra proprietà e completamente a nostro carico. A questo si aggiungono le modifiche restrittive intervenute con l’entrata in vigore del Codice di Riforma del terzo settore nei rapporti convenzionali con gli Enti pubblici. Il risultato è che non abbiamo più le risorse per continuare a gestire in autonomia questi servizi”. Durante l’incontro del Festival della Longevità, interamente dedicato alla mobilità dell’anziano, sono intervenuti numerosi amministratori di comuni del territorio, ognuno dei quali ha riportato la propria esperienza con la pianificazione del trasporto sociale. “Per costruire un paese a misura di una popolazione sempre più longeva –ha sottolineato Valentina Anelli, segretaria Spi Cgil Parma- è necessario innanzitutto un grande impegno politico e culturale, per concepire un nuovo sistema di welfare pubblico solidale e inclusivo. Il trasporto sociale rappresenta una realtà ancora oggi diffusa a macchia di leopardo ma l’impegno pubblico in termini di investimenti è determinante e strategico”. “La politica dovrebbe guardare lontano anche mentre gestisce il contingente –ha concluso Lisa Gattini, segretaria generale Cgil Parma- serve un sistema che supporti l’innalzamento delle aspettative di vita, altrimenti si rischia di non stare dietro alle esigenze di sostenibilità sociale. Muoversi per l’essere umano è un bisogno prima di tutto mentale, non potersi spostare incattivisce e uccide come e quanto la solitudine. Questo per capire la valenza profonda del servizio di cui stiamo parlando”.

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